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192 Vincenzo Pintaudi
stente afflusso di capitali stranieri 119 . L’entrata in vigore del nuovo
trattato non significava l’abbandono da parte del governo napoletano
del sistema protezionistico, ma di un suo temperamento, che portava
ad un sensibile miglioramento delle sue relazioni commerciali con
l’estero 120 . Con il governo Peel trionfava nella politica economica il
principio di reciprocità perfetta, principio che avviava il Regno Unito
alla conclusione di una serie di trattati commerciali, basati sulla reci-
procità, con i maggiori paesi europei 121 . In conclusione, la Gran Bre-
tagna raggiungeva, nel complesso, gli obiettivi prefissati: reciprocità
perfetta, libertà di commercio tra i due Regni e una sensibile riduzione
delle tariffe dei maggiori articoli del commercio britannico; in cambio,
rinunciava per sempre alla riduzione del 10%, ovvero all’articolo 7
della Convenzione del 1816.
Per quanto riguardava la questione del commercio con le colonie
e i domini britannici, i diplomatici napoletani si erano dimostrati in-
transigenti nel negarne l’inclusione nel nuovo trattato, attenendosi
scrupolosamente alle direttive del Re Ferdinando II 122 . Non si poteva
comunque definire una sconfitta per la diplomazia inglese in quanto
era riuscita ad ottenere i medesimi diritti per le isole ionie 123 , Gibilterra
e Malta 124 .
Per il Regno delle Due Sicilie la ratifica del trattato poteva consi-
derarsi come una sostanziale «vittoria diplomatica». Aveva ottenuto la
rinuncia perenne alla riduzione del 10% e, di fatto, l’abolizione della
119 F. Sirugo, La rivoluzione commerciale. Per una ricerca su Inghilterra e mercato
europeo nell’età del Risorgimento italiano cit., p. 269; per gli investimenti stranieri
vedi J. Davis, Società e imprenditori nel Regno Borbonico 1815-1860 cit., pp. 290-
297; L. Zichichi, Colonialismo felpato: Gli svizzeri alla conquista delle Due Sicilie,
Sellerio, Palermo, 1988.
120 Per l’elenco dei Trattati di Commercio conclusi dal Regno delle Due Sicilie
con le altre nazioni vedi A. Graziani, Il commercio estero del Regno delle Due Sicilie
dal 1838 al 1858 cit., pp. 37-46; T. Del Conte, La politica commerciale del Regno
delle Due Sicilie dal 1815 al 1858 cit., pp. 159-165; M. Di Gianfrancesco, Politica
commerciale e scambi con l’estero nel Regno delle Due Sicilie. Tra liberismo e crisi
(1846-1860), «Il Risorgimento», n. 1 (1980), pp. 69-73; G. Coniglio, Il commercio tra
il Regno delle Due Sicilie gli Stati Uniti ed il Brasile nel 1848-49, «Rassegna Storica
del Risorgimento», Fascicolo II-III (1957), pp. 333-340.
121 G. R. Porter, The Progress of the Nations cit., pp. 351-399.
122 E. Pontieri, Il riformismo borbonico nella Sicilia del Sette e dell’Ottocento cit.,
pp. 341-348.
123 Article 15 of the Treaty of Commerce and Navigation concluded between Her
Majesty the Queen of the United Kingdom of Great Britain and Ireland and His
Majesty the King of the Kingdom of the Two Sicily - 1845, Tna, Fo, 70/202, p. 116.
124 Article 16 of the Treaty of Commerce and Navigation concluded between Her
Majesty the Queen of the United Kingdom of Great Britain and Ireland and His
Majesty the King of the Kingdom of the Two Sicily - 1845, Tna, Fo, 70/202, p. 116.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)