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226 Orazio Cancila
Enzo Collotti (Messina,1929 - Firenze, 2021).
senza fare ruotare sui cardini una libreria che faceva da porta verso
lo studio, dove mi accolse. Libri dappertutto! Mi confermò che di-
scendeva dai baroni Collotti e anche dai baroni Guerrieri. Era stato
a Castelbuono da bambino, mi pare nel 1938, e non vi era più ritor-
nato, neppure quando era stato qualche volta in Sicilia. In occasione
della presentazione della mia “Storia dell’Università di Palermo”
(Laterza, 2006), gli organizzatori lo invitarono a Castelbuono insieme
a Enrico Stumpo, la cui nonna paterna vi era nata: avrebbe rivisto i
luoghi dove da metà Seicento erano vissuti i suoi antenati Collotti e
dalla seconda metà del Cinquecento gli antenati Guerrieri, la famiglia
della nonna paterna. Vi avrebbe trovato ancora qualche cugino. Non
gli fu possibile.
Non ci siamo più rivisti, ma spessissimo ci siamo sentiti per tele-
fono, soprattutto negli ultimi anni. Lavoravo ormai soltanto alla storia
di Castelbuono (Palermo) e utilizzavo anche la parte residua dell’ar-
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chivio Guerrieri che avevo acquistato da un discendente, assieme a
una tela settecentesca (senza cornice) alquanto rovinata con l’imma-
gine del ciantro Francesco Guerrieri, a qualche breve lettera di Gari-
baldi al bisnonno barone Francesco Guerrieri Failla (non ho mai capito
1 Pulcherrima civitas Castriboni. Castelbuono 700 anni, Rubbettino, Soveria
Mannelli, 2020-2021, pp. 700.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)