Page 201 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                   Lepanto come ‘evento’ nell’opera di Stefan Hanns                625


                   aspetti specifici, ma si torna, di tanto in tanto, alle enunciazioni teori-
                   che e ad una loro più approfondita enunciazione; la terza parte, poche
                   decine di pagine di fronte al migliaio dell’opera, ‘riassume’ l’intero per-
                   corso sotto il titolo: Materialität, Medialität und histoire de l’événement
                   (pp. 803-832).
                      Il crearsi dell’‘evento’ Lepanto – un lungo processo ‘dopo’ la conclu-
                   sione della battaglia – Stephan Hanns ce lo mostra con sottile analisi
                   sino alla sua pienezza, lungo percorsi diversi e convergenti, partendo
                   – potrebbe stupire qualcuno – dall’attualità, dalla forza di persuasione
                   che quel poderoso evento – ne ricordiamo le sessantamila vittime, fra
                   morti e feriti – ha esercitato ed esercita, sì che per questo è stato abil-
                   mente strumentalizzato, ancora nel secolo scorso e nel nostro. Gli ita-
                   liani lo richiamarono quando aggredirono l’impero ottomano per
                   sottrargli il piccolo – e allora trascurato – vilayet di Tripoli d’Occidente;
                   gli arcivescovi spagnoli fecero lo stesso negli anni della guerra civile e
                   un decennio più tardi nell’esortare alla difesa dell’Occidente contro
                   un’altra ‘tremenda’ minaccia da oriente, il Comunismo sovietico.
                      Con questi e altri riferimenti Hanns evidenzia la persistente ‘pre-
                   senza del passato’– come si intitola la prima parte dell’opera, nell’esem-
                   pio eccellente della grande battaglia navale del piccolo golfo greco. Ci
                   viene ben spiegato come i ‘fatti’, ciò che accade, possano diventare in
                   una diversa misura ‘eventi’ storici – come si usa dire – momenti consi-
                   derati ‘decisivi’ e come questa loro qualifica possa in molti casi affer-
                   marsi e resistere, del tutto indenne, anche a successive considerazioni
                   e ‘dimostrazioni’ persino di segno contrario.
                      Decine di migliaia d’uomini sono stati partecipi e testimoni della
                   battaglia, ed ognuno di essi, dalle più alte posizioni di comando al più
                   umile e nascosto galeotto, ha avuto un suo angolo visuale, più o meno
                   ampio o ristretto che fosse. La battaglia si frammenta in mille testimo-
                   nianze e narrazioni, dai primi immediati bilanci alle successive valu-
                   tazioni militari e politiche più ampie, nella prospettiva del vasto
                   scenario del mondo mediterraneo. Valutazioni e considerazioni, spar-
                   samente riferite, confrontate, discusse, sullo svolgimento e sul risultato
                   di Lepanto concorrono in un ampio e multiforme discorso, del quale
                   Stephan Hanns ha ora ha ricostruito percorsi, incertezze, deviazioni
                   dall’immediata distanza dall’accaduto al passare di anni, decenni,
                   secoli, sino ai nostri giorni, nella cui realtà internazionale qualcuno
                   potrà scorgere un altrettanto minaccioso pericolo, proveniente dalla
                   stessa parte, semplicisticamente vista come l’Islàm, religione, ideologia,
                   potere politico.



                   n. 47                        Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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