Page 202 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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626 Salvatore Bono
Lepanto come notizia
La prima realtà successiva allo svolgimento della battaglia – prima
ancora che se ne potesse fare un sia pur provvisorio bilancio – è stata
la formulazione, la diramazione e il ricevimento della notizia. Di questo
farsi e diffondersi della notizia l’autore ci offre una analisi senza con-
fronto con altre pur meritorie parziali informazioni e, più ancora da
rilevare, senza paragone per estensione e rigore di analisi rispetto ad
altri eventi storici. I percorsi della notizia furono molteplici e non sol-
tanto diretti e lineari; da ogni destinazione a cui giungeva essa fu ritra-
smessa verso ulteriori direzioni. Questo irradiarsi e rifrangersi della
notizia è registrato con accurata precisione e reso visivamente
mediante alcune cartine; a queste ha collaborato, come l’autore tiene
a segnalare, il dott. Félix Krawatzek dell’Università di Oxford.
Venezia, dove la notizia giunse il 19 ottobre, fu la base di dirama-
zione e ciò contribuì a far sì che la notizia apparisse, e dunque fosse,
di una ‘vittoria di Venezia’. Da lì direttamente la notizia giunse, per
esempio, a Lione, ma a Parigi invece attraverso Milano e Torino; ovvia-
mente vi furono rimbalzi anche in località che già conoscevano la noti-
zia. Il quadro di arrivo dell’informazione si estese direttamente o per
successive diramazioni, a tutta la Germania, la Boemia, l’Impero
asburgico, la Spagna e così via, a tutta l’Europa ed oltre.
Dopo le prime sommarie notizie cominciarono a giungere alle corti
e ad altri centri di potere nel mondo mediterraneo, relazioni e rapporti
sempre più dettagliati; Venezia fu sollecita come non mai nel diramare
la fausta notizia. Per l’inoltro ad altre città del nord Italia ci vollero uno-
due giorni, verso il sud della penisola quattro o più, come a nord delle
Alpi; sei giorni occorsero per raggiungere Lione e Vienna, nove per
Parigi e ben dodici per Barcellona e Madrid; ogni corte e governo inviò
successive informazioni ai propri rappresentanti diplomatici. L’analisi
dei dati relativi a tutto quel movimento di notizie e messaggi ha con-
sentito di evidenziarne anche i costi, spesso notevoli. La solennità, for-
male e materiale, talvolta mediante pergamene e altri supporti pregiati,
con cui la notizia di Lepanto veniva trasmessa ne consacrò già di per
sé il carattere di ‘evento’; nel discorso su di esso erano incluse la rie-
vocazione del ‘pericolo turco’ scongiurato e la lode a Dio per quell’esito
(Lepanto als Nachrichtenereignis, pp. 69-148).
La modalità più rilevante nel trasformare la notizia di un fatto in un
evento, è stata la ‘stampa’, ben presto seguita, di una gran quantità di
pubblicazioni che trasformavano poco alla volta la notizia dell’episodio
in celebrazione, consacrando l’evento mediante il consolidamento del
n. 47
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)