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                controllo  marittimo  e  mercantile  che  la  Serenissima  pretendeva  di
                esercitare sul cosiddetto “Golfo di Venezia”. Verifiche e accertamenti
                vennero utilizzati non solo per salvaguardare la salute pubblica, ma
                anche per riconoscere, controllare e possibilmente incanalare i flussi
                del traffico commerciale . I lazzaretti istituiti da Venezia diventarono
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                luoghi deputati a far sì che gli interessi contrastanti della sanità e del
                commercio  «si  fondessero  nel  comune  interesse…dello  stato»,  assu-
                mendo la duplice funzione di «scali commerciali in tempi di assenza di
                epidemie e luoghi di ricovero per i malati di peste e i casi sospetti du-
                rante la diffusione del morbo» . Nella prospettiva di un uso a fini com-
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                merciali delle politiche legate alla «quotidiana emergenza» sanitaria , il
                                                                                 4
                presente contributo si focalizzerà sulla prima di queste due funzioni,
                prendendo in considerazione il nuovo lazzaretto eretto nel 1700 a Ca-
                stelnuovo, località posta in posizione privilegiata per il controllo delle
                Bocche di Cattaro.
                   Le Bocche rappresentavano un’area particolarmente sensibile sul
                piano politico. La regione era divisa tra tre stati, le due repubbliche di
                Venezia e di Ragusa e l’Impero Ottomano, riproponendo, su scala ri-
                dotta, una situazione analoga a quella del più noto e studiato triplice
                confine dalmata, che divideva Venezia dagli imperi asburgico e otto-
                mano . Se la gran parte delle coste appartenevano alla Repubblica di
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                San Marco, il territorio della Serenissima si limitava a una ristretta
                fascia costiera, per di più interrotta verso l’uscita del Canale di Cattaro
                da due enclaves ragusee e ottomane. Dopo la seconda guerra di Morea
                (1714-18), la Serenissima cercò di migliorare le proprie posizioni con-
                servando i territori conquistati nell’entroterra, ma il mancato appoggio
                degli alleati austriaci fece sì che alla pace di Passarowitz essa dovesse






                   2   R.  Paci,  La "scala" di Spalato e il commercio veneziano nei Balcani fra Cinque e
                Seicento, Deputazione di Storia Patria per le Venezie, Venezia, 1971, pp. 76-84; Id., La
                concorrenza Ragusa-Spalato tra la fine del Cinquecento e primo Seicento, in A. Di Vittorio
                (a cura di), Ragusa e il Mediterraneo. Ruolo e funzioni di una Repubblica marinara tra
                Medioevo ed Età moderna, Cacucci, Bari, 1990, p. 194 (185-196).
                   3  R. Vitale D’Alberton, Tra sanità e commercio: il difficile ruolo del lazzaretto veneziano
                alla scala di Spalato, «Studi Veneziani», n.s. XXXIX (2000), p. 254 (253-288); K. Kon-
                stantinidou, Santi rifugi di sanità: i lazzaretti delle quattro isole di Levante, «Studi Vene-
                ziani», n.s. LIII (2007), p. 240 (239-259).
                   4  Su questi temi, cfr. P. Calcagno, D. Palermo (a cura di), La quotidiana emergenza.
                I  molteplici  impieghi  delle  istituzioni  sanitarie  nel  Mediterraneo  moderno,  New  Digital
                Press, Palermo, 2017.
                   5  Sulla determinazione dei complessi confini delle Bocche, cfr. W. Panciera, La defi-
                nizione dei confini tra l'Impero Ottomano e la Repubblica di Venezia (1718-1722), di pros-
                sima pubblicazione.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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