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Da Pellestrina e dalla Laguna di Venezia a Eretz Israel 79
suoi appoggi ai migranti, ma i pubblici funzionari con cui si rapporta
Ada Sereni, a conoscenza della parentela, non mancano di agevolarla
con la massima discrezione .
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Per chiudere questa sintesi, senza pretese di conclusione, ma anzi
per evidenziare le complessità delle vicende e degli interessi, è utile far
cenno agli ultimi episodi raccontati da Ada Sereni. Dopo l’attentato al
King David Hotel dell’estate del 1946, l’Inghilterra si orientava a la-
sciare il mandato in Palestina e, il 29 novembre del 1947, l’Assemblea
della Nazioni Unite decideva la “partizione” della Palestina in due
stati , uno ebraico e uno arabo, ma a febbraio era già guerra tra la
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Lega Araba e i coloni ebrei ancora sotto controllo britannico. Un’altra
nave si dirigeva alla volta della Palestina, questa volta non trasportava
migranti ma armi acquistate dalle forze arabe dalla cecoslovacca
Skoda. L’Aliya Bet si dette da fare questa volta per fermare la nave.
Grazie alla burocrazia navale (per una nave di legno serviva un per-
messo speciale per trasportare armi), si ottenne che le autorità por-
tuali trattenessero la nave nel porto di Bari per sistemare le debite
autorizzazioni, così da consentire ai sommozzatori del Palmach di mi-
narla: la nave affondò senza far danno all’equipaggio. Ma la cosa non
fini lì. Giunse infatti un maggiore siriano che fece recuperare da pa-
lombari il materiale e lo imbarcò su un’altra nave; questa volta il Pal-
mach riuscì a infiltrare suoi uomini nell’equipaggio e invece di dirigersi
a Beirut essa fu diretta ad Haifa e presa all’arrembaggio dalla marina
israeliana. A questa complessa serie di azioni prese parte anche il gio-
vane triestino comandante del Noris.
Infine, merita ricordare un episodio significativo del clima politico
di quei giorni. Si tratta dell’incontro che Ada Sereni ebbe con il Presi-
dente del Consiglio Alcide De Gasperi, un incontro riservato tanto che
non si tenne a Roma ma nella sua Trento. Dopo molte domande pun-
tuali per conoscere la situazione, egli pose quella fondamentale: quale
l’interesse dell’Italia a una vittoria dello stato ebraico? Ecco il seguito
come riferito da Ada Sereni:
La mia risposta fu pronta. «Primo: l’Italia non ha nessun interesse a essere
circondata da paesi arabi troppo forti; noi siamo uno degli elementi equilibra-
tori contro una futura arroganza araba nel Mediterraneo. Secondo: sono tre
52 Emilio Sereni (1907-1977) ci lascia una splendida Storia del paesaggio agrario
italiano pubblicata nel 1962; una sua figlia ha composto una struggente narrazione
delle storie dei propri famigliari nella morsa delle grandi vicende storiche del ‘900, che
dà forza particolare ai ‘personaggi’ qui citati (Clara Sereni, Il gioco dei regni, Giunti,
Firenze, 1993).
53 La Risoluzione n. 181 disponeva la fine del mandato britannico entro il 1° agosto
1948.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)