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                ditta Rietmann & Aellig avrebbe potuto ammortizzare entro un decen-
                nio, era di proprietà comune e in parti uguali .
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                   Il 1° agosto 1899 il sodalizio venne ulteriormente rafforzato, por-
                tando alla costituzione del “Cotonificio Catanese Vincenzo Feo & C.”.
                Nello stesso anno Vincenzo Feo aveva ottenuto un prestito di L. 5.000
                dal  Comune  di  Catania  (rimborsabile  in  cinque  rate  annuali) ,  ma
                                                                             69
                sarà soprattutto l’apporto di capitale degli svizzeri a consentire l’am-
                pliamento e il potenziamento dello stabilimento aggiungendo al ciclo
                lavorativo l’attività di filatura grazie a un grande impianto di fabbrica-
                zione inglese provvisto di una forza motrice di 150 cavalli  . Allo scopo
                                                                       70
                la ditta Rietmann & Aellig, con sede in via Carcaci 10, si obbligava a
                versare entro l’anno in corso la somma di L. 92.299, per cui, in consi-
                derazione del fatto che la stessa risultava creditrice per la somma di
                L. 43.903,85, il suo apporto di capitale ammontava complessivamente
                a L. 140.202,85. A sua volta la ditta Vincenzo Feo, con sede in via
                Vecchia  Ognina  64,  si  obbligava  a  versare,  sempre  entro  l’anno  in
                corso, la somma di L. 33.000 così costituita: L. 18.000 in contanti e L.
                15.000 risultanti dalla vendita all’azienda stessa del fabbricato di cui
                sopra (= L. 10.655) e di un terreno di circa 3000 mq. sito in via Messina
                (= L. 4.345) . Il capitale societario così reso disponibile doveva essere
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                impiegato nell’«acquisto di altro macchinario e nella costruzione di al-
                tro fabbricato negli stessi locali in cui fu edificato il primo».
                   Completato lo stabilimento, la conduzione e la gestione ammini-
                strativa rimaneva affidata alla famiglia Feo, a rappresentare la quale,
                oltre al padre, entravano i figli Andrea e Francesco Paolo. Spettava a
                essa, usando «la diligenza del buon padre di famiglia», far «lavorare
                continuamente l’intero macchinario salvo i casi di forza maggiore» e
                occuparsi  anche  dell’acquisto  della  materia  prima  dandone  pronta-
                mente avviso all’altra parte societaria. La Rietmann & Aellig, a sua
                volta, aveva facoltà di esercitare un controllo trimestrale sulla merce
                che  entrava  nei  magazzini,  nonché,  dandone  congruo  preavviso,  di
                partecipare allo stesso acquisto del cotone in stoppa. E a essa, inoltre,


                   68  Ibidem.
                   69  G. Collotti, I Cavalieri del Lavoro cit., p. 362. Non è escluso, a mio parere, che a
                farsi promotore dell’iniziativa sia stato lo stesso Giuseppe De Felice Giuffrida che nel
                consiglio comunale (sindaco Giuseppe Pizzarelli) era la figura più autorevole e il più
                sensibile ai problemi dell’industrializzazione. In questo senso F. Renda, Socialisti e cat-
                tolici in Sicilia. 1900-1904, Sciascia, Caltanissetta-Roma, 1990, p. 337.
                   70  Cfr. G. Collotti, I Cavalieri del Lavoro cit., p. 362; M. Bontempelli, E. Trevisani, La
                Sicilia industriale commerciale e agricola cit., p. 329.
                   71  «Con pozzo vasca, caseggiato e altro accessorio e pertinenza confinante da ponente
                con lo stabilimento Vincenzo Feo, da mezzogiorno con gli eredi Ursino e con Cristofaro
                Sansone, e da tramontana con la proprietà del sig. Vito Scuto» (Asct, Notaio Francesco
                Boscarini, Contratto di società e vendita del Cotonificio Feo cit.).



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Agosto 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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