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Ruolo e implicazioni della politica annonaria a Lucca in età moderna  611



             tualmente tali esercizi «per giocare e per altri pessimi fini di somma
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             offesa d’Iddio» . Dietro al disciplinamento della ristorazione offerta dai
             cantinieri e dagli osti si possono rintracciare, dunque, ragioni non solo
             economico-fiscali ma anche sociali.
                Il controllo delle cantine, delle osterie e di tutti quei ridotti dove i
             sudditi si trastullavano in attività più o meno lecite andava infatti di
             pari passo con la salvaguardia della fondamentale quiete pubblica. Lo
             dimostra anche l’opera di vigilanza svolta dal Magistrato dei Segretari,
             vera e propria inquisizione della Repubblica di Lucca, che all’inizio di
             ogni  anno  soleva  convocare  tutti  i  cantinieri  della  città,  e  talvolta
             anche gli osti, per ammonirli a osservare gli orari di chiusura dei
             rispettivi esercizi, il divieto di ammettervi giochi proibiti, donne di «mal
             affare» o discorsi inopportuni (cioè di argomento politico o religioso), e
             la proibizione di adescare i giovani a sperperare il patrimonio dome-
             stico in carte, dadi, crapule e prostitute (ossia il divieto di «tener mano
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             a far male ai figli di famiglia») .
                Determinare rigidamente i servizi messi a disposizione dalle cantine
             e  dalle  osterie  significava  dunque  distinguerne  il  tipo  di  clientela,
             seguire i suoi spostamenti e classificare le sue attività in maniera più
             precisa, così come significava controllare il movimento delle merci e
             dei traffici, cosa che permetteva di vigilare sui flussi illeciti e di localiz-
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             zare meglio il contrabbando . Una simile attività poliziesca era resa
             tanto più necessaria dal fatto che a Lucca le osterie fornivano non solo
             il vitto ma anche il pernottamento. È all’interno di tali esercizi che si
             potevano rintracciare con più facilità gli stranieri giunti nello Stato,
             visto che proprio i loro gestori, sotto pena di sanzione pecuniaria, dove-
             vano notificare al governo l’identità dei clienti che pernottavano nelle
             loro camere.




                58  Ibidem. Sullo stretto legame tra il consumo del vino e il gioco, particolarmente evi-
             dente proprio nelle cantine e nelle osterie, si vedano A. Addobbati, La festa e il gioco nella
             Toscana  del  Settecento,  PLUS-Pisa  University  Press,  Pisa,  2002,  pp.  237-244,  e  S.
             Negruzzo, Pane e vino nell’età della riforma, in G. Archetti (a cura di), La civiltà del pane
             cit., pp. 1653-1673.
                59  Asl, Magistrato dei Segretari, n. 16 (10 e 13 gennaio 1701); n. 19 (8 e 12 gennaio
             1711); n. 21 (27 marzo 1721); n. 23 (1 gennaio 1731). Sull’attività di questa istituzione,
             cfr. M. Giuli, Quiete e libertà cit., pp. 1-22.
                60  Sulle transazioni illecite all’interno di osterie e cantine, si vedano O. Raggio, Faide
             e parentele. Lo stato genovese visto dalla Fontanabuona, Einaudi, Torino, 1990, pp. 104-
             105, 208, M. Parola, Commercio locale e commercio internazionale nella società contadina
             d’Antico Regime, in A. Torre (a cura di), Per vie di terra. Movimenti di uomini e di cose
             nelle società di antico regime, FrancoAngeli, Milano, 2007, pp. 133-150, e N. Rolla, La
             piazza e il palazzo cit., pp. 85-89. Più in generale, sulla vigilanza nei confronti della cir-
             colazione di uomini e merci, uno degli obiettivi fondamentali del «dispositivo di polizia»
             di Antico Regime, si veda M. Foucault, Sicurezza, territorio, popolazione cit., p. 236.


             n.41                         Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017
                                                      ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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