Page 185 - 2
P. 185

Il tumulto dei tessitori a Como nel 1790                         653



             oltre cento) avrebbe permesso turni poco impegnativi e la loro cono-
             scenza delle persone l’avrebbe resa più utile dei militari. Tuttavia, l’In-
             tendente  da  parte  sua  ottenne  da  Bossi  la  promessa  di  essere
             informato tempestivamente insieme al Pretore sulle ronde, con l’obbligo
             dell’invio di un rapporto che comunicasse quotidianamente il «nome
                                          95
             del cavaliere che comandava» .
                La mattina del 12 settembre si svolse il secondo incontro nel quale
             Beccaria, dopo aver espresso una iniziale captatio benevolentiae e aver
             elogiato l’agire di tutti, ribadì l’opportunità di mantenere l’impegno
             nella Milizia urbana di «que’ cavalieri e cittadini» che avevano avuto il
             duplice merito di aver alleggerito le fatiche dei militari e rassicurato il
             pubblico. Infatti, sebbene fosse tornata la tranquillità, circolavano
             molti «inoperosi tessitori, fra i quali molti assai robusti e intrapren-
                   96
             denti» . Si temevano soprattutto possibili «ruberie e assalti», favoriti
             dall’approssimarsi della stagione in cui nobili e patrizi si recavano in
             campagna con i loro domestici, lasciando le abitazioni cittadine sguar-
             nite, a differenza di Milano, di «servitù di guardia alle case». Il Consi-
             gliere ricordò inoltre un aspetto importante per il governo: la vigilanza
             militare e civica, ora che il processo contro i responsabili del tumulto
             era aperto presso i competenti tribunali, aveva come unico scopo la
             vigilanza e non la cattura di nuovi sospetti (compito che ormai spet-
                                 97
             tava solo al Pretore) .
                Dal canto loro i due decurioni presentarono in quella occasione i
             contenuti di una supplica già inoltrata a Milano il 7 settembre, non
                                                                  98
             appena conosciute le ragioni della missione di Beccaria . Erano le linee
             del progetto per lo stabilimento definitivo, la cosiddetta «pianta stabile»,
                                                                99
             di una Milizia urbana, «secondo la pratica antica» . Beccaria colse
             però, da voci diverse, anche altri elementi che ponevano sotto una luce
             meno idilliaca l’operato dei nobili cittadini e davano ragione delle per-
             plessità espresse da Pellegrini. Si trattava di alcune abitudini, non
             certo consone al rango né alla situazione, di «giovani cavalieri» che ave-



                95  C. Beccaria, Opere cit., XII, p. 535.
                96  Ivi, p. 534.
                97  In questa occasione il Consigliere ricordò all’Intendente, con parole misurate, l’op-
             portunità di evitare ogni altro inutile arresto che poi, come nel caso di alcuni giorni
             prima, si era rivelato inutile. Beccaria ricorda come «quei rimedi straordinari che sono
             proficui nelle occasioni straordinarie divengono, restituito l’equilibrio, perniciosi, oltreché
             danno ansa ai cervelli torbidi di credere che si abbia paura di loro». Ivi, p. 536.
                98  Non so dire se la lettera, scritta dal conte Giovio e firmata anche da Passalacqua
             in data 7 settembre, fosse nota a Beccaria. Asco, Asc, c. 208, fasc. 3, c. 47.
                99  Richieste particolareggiate della divisa che si voleva rossa e bianca con spallini
             d’oro, fiocchi alla spada e cappello per i capitani, si leggono nel verbale dell’Inten-
             denza più analitico del rendiconto di Beccaria. Asco, Asc, Carte Sciolte, 208, fasc.
             3, cc. 48-49.


             n.41                         Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017
                                                      ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   180   181   182   183   184   185   186   187   188   189   190