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                assai precoce nel panorama europeo, di censire la ricchezza della po-
                polazione fece seguito un significativo ridimensionamento delle ambi-
                zioni. Un ventennio dopo la conquista normanna dell’isola, il giorno di
                Natale del 1085 re Guglielmo ordinò una gigantesca raccolta di dati
                sulla popolazione, il bestiame, la proprietà della terra e le rendite che
                ne derivavano . Non è chiaro se esistesse un collegamento con qual-
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                che tassa che la Corona avesse intenzione di esigere, e dunque non
                siamo in grado di determinare se vi fossero casi di sottoregistrazione
                dei beni. Quando nel 1279 il governo intraprese un’ulteriore grande
                inchiesta, numerosi sudditi piuttosto sospettosi preferirono sorvolare
                su alcuni cespiti . L’inefficacia del meccanismo di valutazione dell’im-
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                ponibile personale comportò che nel XIV secolo i governi inglesi ab-
                bandonassero di fatto il sistema, per poi ritentare durante il regno di
                Enrico VIII. Dagli inizi del XVI secolo un sussidio, che colpiva singo-
                larmente ciascun suddito della Corona, fu riscosso in numerose occa-
                sioni, affiancandosi ad altre imposte tradizionali ma meno efficaci, il
                Fifteenth e il Tenth . Il contribuente doveva presentare una dichiara-
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                zione giurata, che sarebbe stata successivamente valutata da un’ap-
                posita commissione, sulle proprie entrate e sul valore capitale dei beni
                mobili. La tassa andava a colpire solo la voce tributaria più elevata.
                Inoltre, il governo giunse a strutturare il prelievo in forma progressiva,
                colpendo più i benestanti rispetto ai meno abbienti . Ma il sussidio
                                                                   17
                non prese forma stabile nel sistema fiscale, a causa dei soliti problemi:
                resistenze, lamentele e frodi. Solo alla fine del XVIII secolo il meccani-
                smo di prelievo poté contare su un efficace sistema di valutazione della
                ricchezza personale.
                   I due casi sommariamente esposti, analoghi a molti altri esempi che
                potrebbero essere colti in tutta l’Europa medievale e moderna, solle-
                vano alcuni importanti punti. La valutazione dei beni dei sudditi ri-
                chiede costi di transazione piuttosto elevati. La decisione di raccogliere
                informazioni  sulla  ricchezza  dei  contribuenti  deve  trovare  assenso
                nell’ambito del governo, implicando così una serie di negoziazioni e di
                compromessi tra i vari soggetti coinvolti, dai rappresentanti di parti-
                colari interessi economici a livello governativo sino alle élite locali. Non
                solo: nello stato fiorentino l’introduzione del catasto provocò nel 1431


                   14  D. Roffe, Domesday. The Inquest and the Book, Oxford University Press, Oxford,
                2000.
                   15  S. Raban, A Second Domesday? The Hundred Rolls of 1279-80, Oxford University
                Press, Oxford, 2004, pp. 128-129.
                   16  R. Schofield, Taxation Unde the Early Tudor, 1485-1547, Blackwell, Oxford, 2004.
                   17  R.G. Lang, Two Tudor Subsidy Assessment Rolls for the City of London, 1541 and
                1582, London Record Society, London, 1993, fornisce un’utile introduzione al sussidio
                nel XVI secolo



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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