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                a ridurre notevolmente i costi di transazione sostenuti dall’ammini-
                strazione statale, incapace di raccogliere informazioni a livello locale .
                                                                                  22
                Il sistema di responsabilità collettiva, tuttavia, non impediva malver-
                sazioni, abusi e, in ultima analisi, l’accumularsi di debiti nei confronti
                dell’erario. Il noto mercante toscano Francesco Datini, in attività tra la
                fine del XIV e gli inizi del XV secolo, fu costretto dalle autorità del pro-
                prio gonfalone di Firenze a integrare quote residue dovute a evasioni
                di concittadini, nonostante egli non fosse più registrato nelle liste del
                gonfalone . A Padova nel 1613 i rettori veneziani lamentarono che le
                         23
                fasce più deboli della popolazione erano costrette a sostenere maggiori
                oneri a causa della morosità dei contribuenti più potenti, «rispettati
                dalli essattori et altri ministri dependenti loro» . Nelle comunità ru-
                                                              24
                rali, dominate da grandi proprietari aristocratici, gli estimatori troppo
                zelanti  avrebbero  potuto  correre  qualche  rischio.  Inoltre,  il  contri-
                buente che avesse redditi provenienti da molteplici aree aveva mag-
                giori possibilità di occultarli all’ispezione degli accertatori . In alcuni
                                                                        25
                casi, poi, le norme locali attribuivano una certa discrezionalità ai com-
                pilatori delle liste fiscali, che potevano sottostimare i propri redditi.
                   Ma, al di là dei rapporti di potere di fatto tra aristocratici e autorità
                di villaggio, l’elemento fondamentale che minava l’efficacia del sistema
                di responsabilità collettiva era dato dalla molteplicità degli status dei
                contribuenti. Cittadini, contadini, ecclesiastici, nobili, soldati, feuda-
                tari, corporazioni, forestieri, di fronte al fisco formavano un insieme
                eterogeneo.  Ciascuna  categoria  godeva  di  particolari  caratteristiche
                che incidevano pesantemente sul relativo carico fiscale da sostenere.
                La grande divisione che interessava buona parte dell’Europa riguar-
                dava la posizione del Primo stato, ampiamente immune dalle imposte
                statali. I cittadini, sia nei regni che nelle repubbliche, si distinguevano
                dai contadini per un minor aggravio delle imposte dirette e per vari
                privilegi che concernevano la fornitura di beni e servizi per la macchina
                militare. In aree del Continente la nobiltà era quasi del tutto esente



                   22  Vedi, per esempio, le osservazioni di H. Root, Peasants and King in Burgundy.
                Agrarian  Foundations  of  French  Absolutism,  University  of  California  Press,  Berkeley,
                1987, pp. 30-44.
                   23  G. Ciappelli, Fisco e società a Firenze nel Rinascimento, Edizioni di storia e lette-
                ratura, Roma, 2009, pp. 53-55.
                   24  Asv, Consiglio dei Dieci, Lettere dei rettori, busta 87, c. 118r, 28 dicembre 1613.
                   25  Alcuni esempi: E. Acheson, A Gentry Community. Leicestershire in the Fifteenth
                Century, c. 1422-c.1485, Cambridge University Press, Cambridge, 1992, pp. 42-43; A.
                Carrino, La città aristocratica. Linguaggi e pratiche della politica a Monopoli fra Cinque e
                Seicento, Edipuglia, Bari, 2000, pp. 33-34. Ancora fondamentale rimane la discussione
                sull’attendibilità delle fonti catastali che vide come interlocutori G. Porisini e M. Be-
                rengo, A proposito di distribuzione catastale della proprietà terriera, «Rivista storica ita-
                liana», 82 (1970), pp. 374-386.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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