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Il Tribunale della Regia Monarchia di Sicilia nel XVII secolo 703
venivano conciliati Regia Monarchia e decreti tridentini: i processi in
prima istanza sarebbero stati di competenza dell’ordinario diocesa-
no; in seconda dell’arcivescovo metropolita e, infine, oltre alla terza
istanza, «l’intervento del Tribunale della Regia Monarchia veniva pre-
scritto nel caso in cui fosse il viceré ad avocare a sé la causa; oppure
qualora, per via gravaminis, fosse presentato ricorso contro le dispo-
sizione adottate dall’ordinario» . Tuttavia, «l’autorità ecclesiastica
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superiore alla quale ricorrere per risolvere i numerosi conflitti di com-
petenza non era la Santa Sede, ma il giudice della Regia Monarchia.
In definitiva un prelato di nomina regia diventava l’arbitro del go-
verno della Chiesa» . Furono confermate le regole del procedimento
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canonico ma fu anche disciplinata la modalità di presentazione delle
istanze via gravaminis: «la procedura … finiva per incentivare la
prassi del gravame», in cui era preminente la funzione del viceré, da
cui il giudice della Monarchia dipendeva e che giudicava sui casi di
legittima suspicione.
Il viceré Colonna affiancò al giudice ecclesiastico «una solida
struttura dotata di propri funzionari e di sufficiente autonomia – an-
che fiscale – dalla Gran Corte e dal Concistoro» ; il personale asse-
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gnato al tribunale avrebbe goduto del “foro riservato” . La magistra-
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tura fu poi dotata di un apparato di delegati del giudice nelle princi-
pali città del Regno .
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2. Il Tribunale della Regia Monarchia nel XVII secolo
L’inizio del XVII secolo coincise con un notevole innalzamento
della conflittualità intorno alla giurisdizione ecclesiastica esercitata
dal re di Sicilia. Proprio nel 1600 fu emanato il decreto pontificio
Quoniam nonnulli (ad tollendas) che, secondo Maria Teresa Napoli,
era un vero e proprio «dardo puntato sulla giurisdizione del Tribunale
della Monarchia». Esso sanciva «il principio della gradualità nel giu-
dizio ed il divieto di avocazione della causa al giudice superiore
34 G. Zito, La Legazia apostolica nel Cinquecento: l'avvio delle controversie e delle
polemiche cit., pp. 156-157.
35 A. Longhitano, Il tribunale di Regia Monarchia: governo della Chiesa e controversie
giurisdizionaliste nel Settecento cit., p. 173.
36 M.T. Napoli, La Regia Monarchia di Sicilia. «Ponere falcem in alienam messem»
cit., pp. 326-333; cfr. anche Ead., Censura e giurisdizione: il Tractatus de nonnullis
Regiae Monarchiae ultra Pharum preheminentiis di Baldassarre Abruzzo (1601-1665)
cit., p. 19.
37 A. Longhitano, Il tribunale di Regia Monarchia: governo della Chiesa e controversie
giurisdizionaliste nel Settecento cit., p. 170.
38 Cfr. ibidem; G. Catalano, Studi sulla legazia apostolica di Sicilia cit., pp. 51-
53.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)