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de Los Cameros che fu giudice dal 1644 al 1652, quando fu “eletto”
alla sede vescovile di Patti, e che fu “traslato” nel 1656 a quella arci-
vescovile di Monreale e nel 1668 alla cattedra ancor più prestigiosa
di Valencia .
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Durante l’intero secolo il giudice della Monarchia godette di una
posizione di assoluta rilevanza all’interno del tessuto politico e del
reticolo di giurisdizioni del Regno di Sicilia. Era dunque un protago-
nista di primo piano di conflitti e dialettiche politiche, spesso con
funzione di mediazione. Ne è chiara esemplificazione il ruolo svolto
dal giudice Luis de Los Cameros durante le due rivolte che interes-
sarono la capitale nel maggio e nell’agosto 1647 .
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3. Giurisdizioni e gerarchia urbana
Come tutte la realtà urbane di un certa consistenza ma anche per
il suo ruolo di capitale, la città di Palermo si trovava innervata da un
reticolo quasi inestricabile di giurisdizioni, che si sovrapponevano e
confliggevano, al cui interno un nodo rilevante era rappresentato pro-
prio dal Tribunale della Regia Monarchia.
All’interno di questa intricata trama, tra la fine del XVI secolo e
l’inizio del XVII, il tribunale regio fu chiamato in causa su questioni
legate alla cerimonialità, di grande rilievo per la società urbana: do-
vette regolare le modalità della partecipazione ai rituali civili e reli-
giosi dei due capitoli cittadini – metropolitano e palatino – e l’ordine
di precedenza tra loro . Dovette pronunciarsi poi più volte sull’al-
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trettanto importante e complesso intreccio di interessi, preminenze e
prerogative legato alla riforma delle parrocchie – formalmente sancita
da una bolla di Clemente VIII dell’ottobre 1599, pubblicata a Palermo
nell’aprile del 1600 –, che aveva reso il Senato loro patrono, per porre
fine agli «abusi» nell’amministrazione dei sacramenti, ma anche per
«aggiudicare all’oligarchia municipale il controllo corporativo dello
spazio sacro». La Regia Monarchia intervenne, ad esempio, nel 1614
in una lunga e complicata controversia, iniziata nel 1600, poco dopo
l’avvio della riforma, tra il maestro cappellano Raffaele Natale e il
Capitolo della Cattedrale sul diritto di parrocato, «materia beneficiale
intesa ancora come giuridicamente irrisolta dalla riforma e, pertanto,
50 Ivi, pp. 479-480.
51 D. Palermo, Sicilia 1647. Voci, esempi e modelli di rivolta cit., pp. 55-86. Id., Sicilia
in crisi: rivolte e conflitti nel 1647, in J. Martinez Millan, R. Gonzalez Cuerva, M. Rivero
Rodriguez (a cura di), La corte de Felipe IV (1621-1665): reconfiguracion de la Monarquia
catolica, Polifemo, Madrid, 2018, tomo IV, vol. 3, pp. 1603-1654.
52 L. Scalisi, Il Controllo del sacro. Poteri e istituzioni concorrenti nella Palermo del
Cinque e Seicento cit., pp. 121-124.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)