Page 163 - 1
P. 163

Il Tribunale della Regia Monarchia di Sicilia nel XVII secolo    705


                    tempo il testo divenne, e lo rimase per secoli, imprescindibile punto
                    di riferimento per i “curialisti” .
                                                  45
                       L’insediamento, nel 1624, del cardinale Giannettino Doria nella
                    sede arcivescovile palermitana rappresentò l’inizio di una fase ancor
                    più delicata, giacché nel corso della sua carriera – durante la quale
                    fu per quattro volte, seppur provvisoriamente, alla testa del Regno di
                    Sicilia come presidente –, oltre a mostrare una coerente «condotta
                    politica sostanzialmente filoasburgica», diede talora spazio «alle ri-
                    vendicazioni, soprattutto giurisdizionali, della corte papale» . I con-
                                                                                46
                    flitti si inasprirono ulteriormente allorché aumentarono gli atti di re-
                    sistenza degli organismi che esercitavano la giurisdizione ecclesia-
                    stica  all’amplissimo  utilizzo  della  procedura  via  gravaminis,  tanto
                    che Filippo IV incaricò il Doria, in funzione di presidente del Regno,
                    di mediare un decennale conflitto tra l’arcivescovo di Messina Proto
                    e il Tribunale della Regia Monarchia. Il cardinale, nel 1639, chiese al
                    giudice della Monarchia di non ammettere ricorsi via gravaminis fino
                    a quando i tribunali ordinari non avessero completato il giudizio di
                    prima istanza, ma il sovrano inviò al Doria una pesante lettera di
                    censura .
                            47
                       Nel XVII secolo il ruolo di giudice della Monarchia fu ricoperto, tra
                    gli altri, da ecclesiastici particolarmente prestigiosi, per i quali fu solo
                    parte di un ricco “cursus honorum”. Giovanni Torres de Osorio che
                    tenne la carica tra il 1596 e il 1613 e avrebbe in seguito occupato le
                    sedi vescovili di Siracusa, dal 1613 al 1619, e di Catania, dal 1619
                    al 1624 . Juan de Torresilla che sarebbe stato a capo del tribunale
                            48
                    regio dal 1636 al 1640 e nel 1644 divenne arcivescovo di Monreale;
                    avrebbe ricoperto anche le funzioni di presidente del Regno . Luis
                                                                                 49


                       45   G.  Zito, La Legazia apostolica nel Cinquecento: l’avvio delle controversie e delle
                    polemiche cit., pp. 158-164.
                       46   F.  D’Avenia,  Lealtà  alla  prova:  “Casa”,  Monarchia,  Chiesa.  La  carriera  politica
                    del cardinale Giannettino Doria (1537-1642) cit., p. 46.
                       47  Ivi, pp. 58-59; cfr. anche M.T. Napoli, La Regia Monarchia di Sicilia. «Ponere falcem
                    in alienam messem» cit., pp. 504-522; L. Scalisi, Il Controllo del sacro. Poteri e istituzioni
                    concorrenti nella Palermo del Cinque e Seicento cit., pp. 158-164. Il Doria, proveniente
                    da una delle famiglie più importanti del patriziato genovese, nel 1604, «in quota al par-
                    tito spagnolo», ricevette la berretta cardinalizia; dal 1608 al 1642 fu arcivescovo di Pa-
                    lermo (F. D’Avenia, Lealtà alla prova: “Casa”, Monarchia, Chiesa. La carriera politica del
                    cardinale Giannettino Doria (1537-1642) cit., pp. 46-72).
                       48  G. Zito, La Legazia apostolica nel Cinquecento: avvio delle controversie e delle po-
                    lemiche cit., pp. 156-157; R. Pirri, Sicilia Sacra disquisitionibus et notis illustrata, Pa-
                    lermo, 1773, ristampa anastatica, Forni, Bologna, 1987, tomo I, p. 558.
                       49  D. Palermo, Sicilia 1647. Voci, esempi e modelli di rivolta, Palermo, Associazione
                    Mediterranea, 2009, pp. 175-183; G. E. Di Blasi, Storia cronologica de’viceré, luogote-
                    nenti e presidenti del Regno del Regno di Sicilia, Edizioni della Regione Siciliana, Pa-
                    lermo, 1974, vol. III, pp. 130-131; R. Pirri, Sicilia Sacra disquisitionibus et notis illustrata
                    cit., tomo I, pp. 477-479.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   158   159   160   161   162   163   164   165   166   167   168