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                omisso medio»; le nuove norme erano finalizzate a limitare fortemente
                l’utilizzo del “gravame”. Il testo stabilì poi regole secondo le quali i
                legati avrebbero dovuto assolvere dalle “censure” – la materia era di
                competenza della Regia Monarchia, tranne per quelle imposte dai ve-
                scovi agli ufficiali regi o per quelle papali – e si infranse il principio
                della  “non  estrazione”,  poiché  si  affidarono  alla  Congregazione  dei
                vescovi e dei regolari le cause degli “esenti”. Il decreto non fu “esecu-
                toriato”  in  Sicilia,  ma  fu  ugualmente  fonte  di  inasprimento  dello
                scontro: i giudici della Regia Monarchia cominciarono a imporre in
                prima persona la scomunica e «la sanzione fu inflitta con singolare
                frequenza, sia contro esponenti del clero sia contro quei laici che si
                trovavano nella condizione di confliggere con i poteri del tribunale»;
                nette furono le risposte della Santa Sede e la più importante fu la
                fondazione, nel 1626, della Congregazione dell’Immunità .
                                                                        39
                   L’altro evento traumatico che caratterizzò i primi anni del secolo fu
                la pubblicazione, nel 1605, dell’XI volume degli Annales Ecclesiastici
                di Cesare Baronio, in cui si sosteneva la falsità della bolla di Urbano
                II e si riteneva la Regia Monarchia frutto di una forzatura della fun-
                zione legaziale avvenuta durante l’età aragonese . Il volume deve es-
                                                               40
                sere  collocato  nell’ambito  del  plurisecolare  dibattito  sull’autenticità,
                oggi riconosciuta, e sul contenuto della bolla che si sarebbe protratto
                fino al XIX secolo, a cui avrebbero partecipato altri personaggi presti-
                giosi, come Pietro Giannone, e che fu caratterizzato da «unità di indi-
                rizzo e anche di argomenti (quando non si tratti addirittura di plagio)»
                nella  polemica .  Il  testo  di  Baronio  testimoniava  l’adozione  di  una
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                nuova strategia da parte della Santa Sede, caratterizzata dalla volontà
                di «rendere nota all’intero orbe cristiano una questione fino allora te-
                nuta  avvolta  nel  segreto  delle  relazioni  politico-diplomatiche» .
                                                                                  42
                L’opera, che sarebbe costata all’autore l’elezione al soglio pontificio, fu
                vietata in Sicilia, addirittura con atto dell’arcivescovo di Palermo Doria
                allora presidente del Regno , e il suo effetto fu di favorire la forte af-
                                           43
                fermazione delle posizioni “regaliste” nella società isolana ;  al  con-
                                                                         44


                   39  M.T. Napoli, La Regia Monarchia di Sicilia. «Ponere falcem in alienam messem»
                cit., pp. 481-489.
                   40  G. Catalano, Studi sulla legazia apostolica di Sicilia cit., pp. 19-20; cfr. anche
                G. Zito, La Legazia apostolica nel Cinquecento: l’avvio delle controversie e delle pole-
                miche cit., pp. 158-164.
                   41  S. Fodale, La Legazia Apostolica nella storia della Sicilia cit., pp. 11-15, 21.
                   42  M.T. Napoli, La Regia Monarchia di Sicilia. «Ponere falcem in alienam messem»
                cit., pp. 481-489.
                   43  F. D’Avenia, Lealtà alla prova: “Casa”, Monarchia, Chiesa. La carriera politica
                del cardinale Giannettino Doria (1537-1642),  «Dimensioni  e  problemi  della  ricerca
                storica», n. 2, 2015, p. 54.
                   44  G. Zito, La Legazia apostolica nel Cinquecento: l’avvio delle controversie e delle
                polemiche cit., pp. 158-164; G. Catalano, Studi sulla legazia apostolica di Sicilia cit.,
                pp. 10-13, 55-57.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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