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Ridisegnare Venezia tra sviluppo portuale e protezione della laguna 731
L’area rientra nella EBSA Ecologically or Biologically Significant
Marine Areas del Nord Adriatico (UNEP/MAP RAC/SPA), definita
come area speciale per il supporto dei servizi forniti dal mare sulla
base di criteri di unicità o rarità, importanza per le fasi di vita delle
specie, per specie/habitat minacciati o in via di estinzione, vulnera-
bilità, fragilità, sensibilità o lento recupero, produttività biologica,
biodiversità, naturalezza.
Le caratteristiche e le dinamiche della fascia costiera determinano
interazioni tra costa, ambiente lagunare e marino, con continue con-
nessioni sia naturali sia antropogeniche. Questo richiede una coerente
integrazione tra la gestione delle attività marittime e quella dello spazio
terrestre, da attuare attraverso una visione comune tra politiche, piani
e strumenti decisionali. In particolare, l'interfaccia terra-mare può es-
sere sorgente di inquinanti convogliati al mare da fiumi, corsi d'acqua,
scambi tra lagune e mare aperto e run-off di acque piovane (ad es.,
contaminanti organici di origine urbana, fertilizzanti e pesticidi agri-
coli), con pesanti ricadute sugli ecosistemi costieri e marini. La laguna
di Venezia è inoltre tra le più soggette alle conseguenze dell'innalza-
mento del livello medio del mare e alle mareggiate a causa delle intense
dinamiche costiere e delle caratteristiche degli scambi tra laguna e
Mar Adriatico, con particolare riferimento alla maggiore frequenza di
fenomeni eccezionali di “acqua alta” .
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Il complesso insieme di attività antropiche esercitate sulle coste,
in laguna e in mare, le pressioni da esse determinate nonché la loro
azione combinata sta tuttavia causando il progressivo ed evidente
deterioramento dello stato ambientale degli ecosistemi lagunari, ma-
rini e costieri. Tra le intense attività svolte, i trasporti navali, sia com-
merciali sia passeggero/crocieristici, e la pesca sono tuttora quelle
che più di altre rappresentano un valore aggiunto non solo econo-
mico, ma anche storico-culturale per l'intera regione. L'Adriatico Set-
tentrionale resta una delle vie marittime più importanti per il transito
di merci dall'Asia, via Suez, all'Europa grazie alla presenza dei porti
di Venezia, Trieste, Ravenna, Koper/Capodistria, Rijeka/Fiume. I
porti di Venezia e Trieste sono considerati un "nodo" per i corridoi
TEN-T europei, in particolare il corridoio Baltico-Adriatico e il Corri-
doio Mediterraneo. I trend attesi delle attività di navigazione marit-
tima suggeriscono aumenti nella densità del traffico marittimo nel
Mare Adriatico nei prossimi anni e cambiamenti nella natura del traf-
fico. Le tendenze future prevedono ad esempio un aumento del
51 L. Cavaleri, M. Bajo, F. Barbariol, M. Bastianini, et al., The 2019 Flooding of Venice
and its implications for future predictions, in «Oceanography», 33 (2020), pp. 42-49.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)