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Ricordi di un ex Normalista                                      741


                    baldi del 1882. Sulla base del ruolo dell’imposta di famiglia, il dottor
                    Mogavero, con un’imposta di 30 lire, nel 1873 si collocava al quarto
                    posto per ricchezza, unitamente ad altri cinque contribuenti. Castel-
                    buono gli ha dedicato meritatamente una via cittadina.
                       Michele Lupo Gentile ricorda che, ottenuta la licenza elementare,
                    si trasferì a Cefalù per frequentare il ginnasio e poi il liceo, conse-
                    guendo la maturità classica nel 1900. Il Liceo-ginnasio di Cefalù era
                    stato inaugurato l’1 novembre 1890 e soltanto il 14 maggio 1895,
                    mentre Michele lo frequentava, era riuscito ad avere finalmente il de-
                    creto ministeriale della parifica. Il corso di studi aveva allora la du-
                    rata di quattro anni più due di un biennio preparatorio. In tutto sei
                    anni. Poiché nel 1900, quando conseguì la maturità classica, Michele
                    aveva venti anni, è da ritenere che la sua iscrizione al Liceo-ginnasio
                    sia avvenuta nell’anno scolastico 1894-95. Cefalù dista da Castel-
                    buono  20  chilometri  di  strada,  ma  allora  si  raggiungeva  più  facil-
                    mente a dorso di mulo o con un carro piuttosto che con la carrozza
                    postale trainata da tre cavalli, in esercizio giornaliero dal 1871, che
                    oltre alla corrispondenza poteva trasportare anche quattro passeg-
                    geri con bagaglio gratuito di peso non superiore a 20 chilogrammi
                    per ciascuno.

                       Per quelle partenze dei ragazzi, che andavano a studiare a Cefalù ‒ ricor-
                    derà più tardi Michele Maria Tumminelli, che nel 1906 si era iscritto al Liceo-
                    ginnasio di Cefalù ‒, il carro attrezzato era più comodo e soddisfacente della
                    corriera [trainata da cavalli]. Lo studente portava con sé la cassetta del cor-
                    redo e dei libri, il letto, il tavolino, la sedia, il lume a petrolio. Era tutto.
                    Lasciava la famiglia con quella suppellettile essenziale e con il bagaglio mo-
                    rale di ragazzo di montagna che andava a studiare fuori paese, con sacrifizio
                    della famiglia, ma, soprattutto, con la volontà di non deludere e di arrivare
                    … Quel costume semplice e quella libertà, con il solo limite dell’autodisci-
                    plina, erano la grande forza educativa di quei ragazzi. E raramente ne falliva
                    qualcuno 8 .











                       8  M.M. Tumminelli, Sopra il capo il cielo, Ceschina, Milano, 1974, pp. 10-11. Michele
                    Maria Tumminelli (1894-1988) fu professore a Milano e fondatore di un noto Istituto di
                    Istruzione Secondaria privato, dove attuò un sistema educativo da lui inventato; nel
                    1946 fu eletto deputato alla Costituente per il Fronte liberale democratico dell’Uomo
                    qualunque per la circoscrizione di Milano-Pavia (1946-48) e nel 1955 consigliere comu-
                    nale di Milano per il partito monarchico.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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