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754 Michele Lupo Gentile
i migliori della mia vita. Mi piace quindi rievocarli, anche per dare un
quadro vivo della vita goliardica di allora e di maestri, assai famosi,
nei campo della letteratura, della storia e della filosofia, come Ales-
sandro D’Ancona e Amedeo Crivellucci , Lucio Mariani , Filippo
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Rosati , ecc.
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Conseguita la licenza liceale nel 1900, a Cefalù col massimo dei
voti, essendo stato lasciato in balia di me stesso, per non avere voluto
indossare l’abito talare, dallo zio prete, che non intendeva più con-
tribuire al mio mantenimento per frequentare gli studi superiori fuori
del paese natio, Castelbuono [Palermo], non mi perdetti d’animo, e,
consigliato da due carissimi amici, Pietro Lombardo e Giuseppe Ca-
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labrò, presi il divisamento di recarmi a Pisa, per concorrere a un po-
sto interno di lettere a quella gloriosa Scuola Normale Superiore,
unica in Italia, istituita de Napoleone Bonaparte, con decreto impe-
riale del 18 ottobre 1810. Ma occorrevano i soldi per il viaggio, assai
lungo e disagevole, dal mio paese, che è alle falde delle Madonie, a
Pisa. La buon’anima di mio fratello Antonio generosamente mi regalò
L. 200, che, sebbene poche anche allora, mi misero in condizione di
fare fronte alle prime necessità della vita universitaria per circa un
paio di mesi. Oggi questa somma appena basta per comprare un chilo
di frutta.
Dopo tre giorni di viaggio in un misero, sudicio e nauseabondo
vagone di terza classe, giunsi, con le ossa quasi ammaccate, a Pisa.
Trovai, con dieci lire mensili, una bella cameretta ammobigliata,
linda e pulita, in piazza dello Stillino, presso Sora Scolastica, una
vecchietta vispa ed allegra, che mi trattò amorevolmente come una
mamma. Con gli altri soldi rimasti, detratti quelli del viaggio, vissi
alla bell’e meglio per un certo lasso di tempo.
Nell’incertezza del mio avvenire, prima del concorso, ebbi la faccia
tosta di presentarmi ad Alessandro D’Ancona, a cui confidai la mia
dolorosa situazione. Egli, che mi avevano dipinto come un orso, bur-
bero e intrattabile invece m’incoraggiò, mi prese a ben volere e mi
il terzo collegio di Genova, partecipò alla Resistenza tra i Partigiani Cristiani col grado
di Commissario di guerra del Comando Unico Parmense. Medaglia d’argento al valor
militare.
27 Alessandro D’Ancona (1835-1914), docente di letteratura italiana nell’Università
di Pisa e direttore della Scuola Normale nel 1893-1900.
28 Amedeo Crivellucci (1850-1914), professore di Storia Medievale e Moderna nelle
Università di Pisa (1885-1907) e di Roma (dal 1907).
29 Lucio Mariani (1865-1924), archeologo, direttore dei Musei Capitolini.
30 Filippo Rosati (1838-1915), docente di letteratura classica.
31 Pietro Lombardo (1875-1949), bravo farmacista castelbuonese, socialista anche
durante il Ventennio fascista.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)