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                i migliori della mia vita. Mi piace quindi rievocarli, anche per dare un
                quadro vivo della vita goliardica di allora e di maestri, assai famosi,
                nei campo della letteratura, della storia e della filosofia, come Ales-
                sandro D’Ancona  e Amedeo Crivellucci , Lucio Mariani , Filippo
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                Rosati , ecc.
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                   Conseguita la licenza liceale nel 1900, a Cefalù col massimo dei
                voti, essendo stato lasciato in balia di me stesso, per non avere voluto
                indossare l’abito talare, dallo zio prete, che non intendeva più con-
                tribuire al mio mantenimento per frequentare gli studi superiori fuori
                del paese natio, Castelbuono [Palermo], non mi perdetti d’animo, e,
                consigliato da due carissimi amici, Pietro Lombardo  e Giuseppe Ca-
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                labrò, presi il divisamento di recarmi a Pisa, per concorrere a un po-
                sto  interno  di  lettere  a  quella  gloriosa  Scuola  Normale  Superiore,
                unica in Italia, istituita de Napoleone Bonaparte, con decreto impe-
                riale del 18 ottobre 1810. Ma occorrevano i soldi per il viaggio, assai
                lungo e disagevole, dal mio paese, che è alle falde delle Madonie, a
                Pisa. La buon’anima di mio fratello Antonio generosamente mi regalò
                L. 200, che, sebbene poche anche allora, mi misero in condizione di
                fare fronte alle prime necessità della vita universitaria per circa un
                paio di mesi. Oggi questa somma appena basta per comprare un chilo
                di frutta.
                   Dopo tre giorni di viaggio in un misero, sudicio e nauseabondo
                vagone di terza classe, giunsi, con le ossa quasi ammaccate, a Pisa.
                Trovai,  con  dieci  lire  mensili,  una  bella  cameretta  ammobigliata,
                linda e pulita, in piazza dello Stillino, presso Sora Scolastica, una
                vecchietta vispa ed allegra, che mi trattò amorevolmente come una
                mamma. Con gli altri soldi rimasti, detratti quelli del viaggio, vissi
                alla bell’e meglio per un certo lasso di tempo.
                   Nell’incertezza del mio avvenire, prima del concorso, ebbi la faccia
                tosta di presentarmi ad Alessandro D’Ancona, a cui confidai la mia
                dolorosa situazione. Egli, che mi avevano dipinto come un orso, bur-
                bero e intrattabile invece m’incoraggiò, mi prese a ben volere e mi



                il terzo collegio di Genova, partecipò alla Resistenza tra i Partigiani Cristiani col grado
                di Commissario di guerra del Comando Unico Parmense. Medaglia d’argento al valor
                militare.
                   27  Alessandro D’Ancona (1835-1914), docente di letteratura italiana nell’Università
                di Pisa e direttore della Scuola Normale nel 1893-1900.
                   28  Amedeo Crivellucci (1850-1914), professore di Storia Medievale e Moderna nelle
                Università di Pisa (1885-1907) e di Roma (dal 1907).
                   29  Lucio Mariani (1865-1924), archeologo, direttore dei Musei Capitolini.
                   30  Filippo Rosati (1838-1915), docente di letteratura classica.
                   31  Pietro Lombardo (1875-1949), bravo farmacista castelbuonese, socialista anche
                durante il Ventennio fascista.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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