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600 Emanuele Pagano
dai corsari nordafricani o dal “Turco”. Eppure non fu irrilevante il nu-
mero degli schiavi originari del dominio asburgico incentrato su Mi-
lano città dominante, nonostante che detto dominio debba conside-
rarsi una delle molte retrovie dell’immane conflitto che per secoli op-
pose l’Impero ottomano e le sue Reggenze maghrebine agli Stati cri-
stiani dell’area euro-mediterranea . La lacuna deve imputarsi, verosi-
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milmente, a un problema di fonti sul tema specifico, perché studiosi
potenzialmente sensibili alla questione non sono mancati e non man-
cano . Il rinvenimento e l’analisi di un corpus di documenti relativi
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alla schiavitù di cittadini lombardi consente almeno di mettere a fuoco
– sub specie mediolanensi, per dir così – le procedure, abbastanza note
in generale, per il riscatto e il rimpatrio degli schiavi, abbozzando pro-
fili individuali e collettivi; e di proporre una periodizzazione a una vi-
cenda plurisecolare fino a oggi intuibile solamente per vie indirette .
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Il fatto che nobili e popolani, soldati e marinai nativi delle terre lom-
barde militassero numerosissimi nelle armate asburgiche, della
1 Sulla nozione di ‘retrovia’ cfr., esemplarmente, il caso di Ferrara in G. Ricci, Os-
sessione turca. In una retrovia cristiana dell’Europa moderna, Il Mulino, Bologna, 2002.
Sul contesto generale del conflitto, oltre all’opera classica di Fernand Braudel, Civiltà e
imperi del Mediterraneo nell’età di Filippo II, t. II, Einaudi, Torino, 1976 (ed. or. 1949), ci
si limita qui a segnalare S. Bono, Corsari nel Mediterraneo: cristiani e musulmani fra
guerra, schiavitù e commercio, Mondadori, Milano, 1993; Id., Guerre corsare nel Mediter-
raneo: una storia di incursioni, arrembaggi, razzie, Il Mulino, Bologna, 2019; L. Lo Basso,
Galee e galeotti nel Mediterraneo in età moderna, Selene, Milano, 2003; M. Lenci, Corsari.
Guerra, schiavi, rinnegati nel Mediterraneo, Carocci, Roma, 2006; R. Cancila (a cura di),
Mediterraneo in armi (secoli XV-XVIII), «Mediterranea. Ricerche storiche (Quaderni, 4)»,
Palermo, 2007; M. Pellegrini, Guerra santa contro i turchi. La crociata impossibile di Carlo
V, il Mulino, Bologna, 2016. Sull’attraversamento delle frontiere religiose e culturali, cfr.
in particolare L. Rostagno, Mi faccio turco. Esperienza ed immagini dell’Islam nell’Italia
moderna, Istituto per l’Oriente C.A. Nallino, Roma, 1983, pp.11-85; L. Scaraffia, Rinne-
gati. Per una storia dell’identità occidentale, Laterza, Roma-Bari, 2002; G. Ricci, I turchi
alle porte, Il Mulino, Bologna, 2008; G. Boccadamo, Napoli e l’Islam storie di musulmani,
schiavi e rinnegati in età moderna, D’Auria, Napoli, 2010.
2 Con l’eccezione di Paola Vismara, prematuramente scomparsa, alla quale dobbiamo a
tutt’oggi l’unico contributo recente che direttamente rileva il tema qui trattato: Conoscere
l’Islam nella Milano del Sei-Settecento, in B. Heyberger, M. García-Arenal, E. Colombo, P.
Vismara (a cura di), L’Islam visto da Occidente. Cultura e religione del Seicento europeo di
fronte all’Islam, Marietti 1820, Genova-Milano, 2009, pp. 215-252. Nessun saggio sulla
schiavitù dei milanesi in E. Colombo, M. Massimi, A. Rocca, C. Zeron (a cura di), Schiavitù
del corpo e schiavitù dell’anima. Chiesa, potere politico e schiavitù tra Atlantico e Mediterraneo
(sec. XVI-XVIII), Biblioteca Ambrosiana-Centro Ambrosiano, Milano, 2018.
3 Documentazione inedita sugli schiavi milanesi, essenzialmente in Asmi, ag, Culto,
p.a., b.b. 1817 e 2170; e Ascmi, Materie, b. 870, fasc. 13; inclusi opuscoli a stampa,
noti a qualche specialista ma sinora poco valorizzati (cfr. ultra).
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)