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Sudditi milanesi schiavi dei barbareschi. Riscatti, procedure, profili   615



                      33  Piacenza           1761         Tripoli                  2.838

                      34  Modena             1761     24   Algeri            8     4.343
                      35  Parma              1761     50                     5      300
                      36  Mantova            1761     30   Tripoli           4     2.519
                      37  Modena             1761     42   Tripoli           4     2.511
                      38  Agnadello (MI)     1761     31   Tripoli           2     2.511
                      39  Ostiglia (MN)      1761     35   Tripoli           4     2.511
                      40  Bormio (CO)        1761     46   Tripoli           8     2.550
                      41  Valcuvia (CO)      1761     32   Tripoli           2     2.550
                      42  Cremona            1764     37   Algeri            6     2.854
                      43  Cerro (PV)         1764     42   Algeri            8     2.527
                      44  Cremona            1764     39   Costantinopoli    4      500
                      45  Milano             1764     38   Costantinopoli    8      500
                      46  Como               1764     29   Costantinopoli    8      500
                      47  Bremo (Lodi)       1764     32   Costantinopoli    2      500
                      48  Milano             1764     28   Smirne            2      163

                     * liberatisi «in vari modi» e soccorsi dai trinitari «con alcune limosine»
                     **riscattato per «330 pezze turchesche» dai Trinitari della provincia di Germania


                       Il  quadro  è  abbastanza  eterogeneo,  testimonianza  di  un’azione  a
                    vasto raggio dell’Ordine trinitario, in cui s’inserisce il convento mila-
                    nese che ha assunto un ruolo logistico rilevante nell’area padana. Si
                    considerino anzitutto i luoghi di schiavitù. Oltre alle Reggenze barba-
                    resche  donde  provengono  29  su  47  censiti  (Tripoli,  con  14  schiavi,
                    scalza il primato algerino), non pochi captivi vengono rilasciati dalle
                    regioni levantina e balcanica (7 dalla stessa Costantinopoli). Alla Lom-
                    bardia Austriaca appartengono propriamente 37 persone redente (10
                    i cittadini milanesi) su 46 censiti; quasi tutti gli altri provengono dalle
                    diocesi padane facenti capo al convento milanese. L’età media (al rila-
                    scio?) è di circa 39 anni (36 censiti su 48) – gli over 35 anni sono infatti
                    la metà – dopo un periodo medio di schiavitù di 10 anni (33 censiti su
                    48). Le lunghe e lunghissime detenzioni – da 6 a 43 anni – riguardano
                    ancora una maggioranza di schiavi (19 su 33 censiti).
                       Quanto ai riscatti, dalla documentazione risulta che solamente al-
                    cuni furono pagati per intero dalla cassa conventuale di Milano (nn.
                    34-41), la quale fornì contributi parziali per diversi altri captivi; come
                    ad esempio le spese di mantenimento (1.410 lire) sino al rientro in
                    patria del nobile Francesco Ferreri (n. 30), alfiere di cavalleria del reg-
                    gimento del duca di Modena. Ferreri, al servizio dell’imperatrice Maria


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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