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L’informazione sui terremoti nella Monarchia ispanica (secoli XVI-XVII) 155
La trasmissione delle notizie sui terremoti nell’amministrazione
asburgica.
Nel corso dell’età moderna, gli Asburgo regnarono su un insieme
eterogeneo di regioni sparse su quattro continenti, dove esistevano
culture, religioni e tradizioni differenti. Ogni possedimento del mo-
narca, inoltre, entrò a far parte dei domini asburgici grazie a opera-
zioni politiche differenti come il matrimonio tra Filippo il Bello e Gio-
vanna la Pazza nel caso della Castiglia, le cruente campagne dei con-
quistadores nel Nuovo Mondo o l’inattesa eredità che aveva consentito
a Filippo II di entrare trionfante a Lisbona . La Monarchia Ispanica
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quindi fu un grande laboratorio dell’Europa moderna: per la prima
volta, un sovrano governava un impero dove non tramontava mai il
sole. Insieme con la dinastia lusitana degli Aviz, i Re Cattolici e poi gli
Asburgo patrocinarono una sfida geopolitica a scala planetaria che
non aveva precedenti, ovvero la prima mondializzazione .
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Di fronte a un’espansione così dirompente dei propri confini, una
necessità vitale divenne, molto presto, il controllo dell’informazione.
La corte di Carlo V affrontò, già, la difficoltà di conoscere le notizie
sugli avvenimenti d’oltreoceano, ma il vero spartiacque nella raccolta,
divulgazione e raffinamento dei dati fu l’epoca di Filippo II, quando la
crescita e il potenziamento dei consejos implicarono la formazione di
un ceto togato con una prospettiva globale che andò, inevitabilmente,
alla ricerca di nuovi paradigmi epistemologici, ora basati sul pragma-
tismo .
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Dati i limiti tecnologici della comunicazione nell’età moderna, un
tema di dibattito piuttosto acceso, tra le alte sfere della Monarchia
Ispanica, fu il tempo di trasmissione delle informazioni, quando gli
scritti facevano riferimento a un’emergenza, sia naturale sia politico-
militare . Nel corso dei decenni l’amministrazione asburgica profuse
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uno sforzo enorme, per migliorare l’invio a corte di notizie affidabili,
che erano conseguite in regioni spesso lontanissime. Le distanze fisi-
che risultavano ancora un ostacolo insormontabile, nonostante l’inge-
gneria navale avesse sperimentato progressi straordinari .
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17 M. Rivero Rodríguez, La edad de oro de los virreyes. El virreinato en la Monarquía
Hispánica durante los siglos XVI y XVII, Akal, Madrid, 2011.
18 S. Gruzinski, Las cuatro partes del mundo. Historia de una mundialización, Fondo
de Cultura Económica, México DF, 2010.
19 A. Brendecke, Imperio e información. Funciones del saber en el dominio colonial
español, Iberoamericana-Vervuert, Madrid-Francoforte 2012, pp. 155-226.
20 C. J. Carnicer García, J. Marcos Rivas, Espías de Felipe II. Los servicios secretos
del Imperio español, La Esfera de los libros, Madrid, 2005.
21 Pioniere come in molti altri aspetti F. Braudel, Civiltà e imperi del Mediterraneo
nell’età di Filippo II, Einaudi, Torino, 1986.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)