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160 Gennaro Varriale
por febrero y marzo deste año y otras calamidades e inundaciones con
que aquella tierra de donde esta se bastecia de harinas» .
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Nell’organigramma dell’amministrazione asburgica un ruolo chiave
fu giocato dalle corti dirette da un viceré o governatore . Il rappresen-
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tante di Sua Maestà manteneva una corrispondenza costante con la
capitale, dove gli organi di governo centrali aspettavano le sue notizie,
per prendere poi decisioni sui territori, in quanto tali informazioni
erano ritenute le più attendibili. Nel 1592 Filippo II chiese al viceré di
Nuova Spagna e arcivescovo di Città del Messico, Luis de Velasco, de-
lucidazioni sulle richieste di aiuto, che avevano inviato dalla comunità
di San Mateo Atenco, distrutta da un terremoto, benché il Consejo de
Indias avesse già dibattuto la questione .
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Cinque anni più tardi un altro viceré di Nuova Spagna, il conte di
Monterrey, informò sulle scosse sismiche che avevano colpito la capi-
tale messicana . L’impatto del terremoto non era stato così deva-
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stante; di fatto, la popolazione locale, abituata ai movimenti tellurici,
aveva mantenuto la calma, eppure il disastro aveva demolito la cana-
lizzazione dell’acqua potabile, una infrastruttura vitale per un’urbe
con dimensioni poco comuni come Città del Messico, «quebraron la
mayor parte de la cañería del agua» .
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Quando i terremoti succedevano oltre i confini della Monarchia
Ispanica, ma rivestivano un particolare interesse per Sua Maestà, gli
ambasciatori raccoglievano le informazioni attraverso le reti confiden-
ziali, che avevano intrecciato nel corso degli anni. Nel 1609 Filippo III
prese una decisione epocale: l’espulsione dei moriscos . La diploma-
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zia asburgica e l’amministrazione vicereale di Napoli e Palermo, allora,
si misero in moto per scoprire la reazione del Turco alla decisione del
re. Molte voci autorizzate prevedevano un attacco dei turco-barbare-
schi contro le coste italiane, poiché, già alla fine dell’inverno, il sultano
Ahmed I aveva fatto riunire la flotta nell’arcipelago ellenico. L’amba-
sciatore a Genova, però, avvertì la corte di un evento che avrebbe osta-
colato i progetti degli ottomani: Rodi era stata distrutta da «un
42 Agi, Panamá, 17, r. 3, n. 39. Audiencia de Panamá a Filippo III, 27 giugno 1619.
43 Fondamentale a tal proposito il lavoro della Red Columnaria, per esempio, in lin-
gua italiana i saggi raccolti in G. Sabatini (a cura di), Comprendere le monarchie iberiche.
Risorse materiali e rappresentazioni del potere, Viella, Roma, 2010.
44 Agi, México, 1092, l. 14, ff. 96r-96v. Filippo II a Luis de Velasco, Burgos 21 set-
tembre 1592.
45 V. García Acosta, Los sismos en la historia de México. Tomo II: el análisis social,
UNAM – Fondo de Cultura Económica – CIESAS, México DF, 2001.
46 Agi, México, 23, n. 95. Conte di Monterrey a Filippo II, 27 novembre 1597.
47 La bibliografia sul tema è molto estesa, pertanto si rimanda a una ricerca recente
e dettagliata, tra l’altro in italiano: B. Pomara, Rifugiati. I moriscos e l’Italia, Firenze
University Press, Firenze, 2017.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)