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La traduzione italiana del Conseiller d’Estat                     23


                    nell’impresa editoriale della traduzione e pubblicazione di due trattati
                    francesi di formazione dei principi e uomini di stato. Uno era il Con-
                    seiller d’Estat,  l’altro  l’Instruction de Monseigneur le Dauphin,  opera
                    che François La Mothe Le Vayer, tra i rappresentanti principali del
                    libertinismo erudito ma anche storiografo di corte e membro dell’Aca-
                    démie Française, aveva dedicato a Richelieu .
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                       Entrambi gli scritti erano stati tradotti da Mutio Ziccata, pseudo-
                    nimo del veneziano Matteo Zuccati. L’identità del traduttore si rintrac-
                    cia nella Visiera alzata di Angelico Aprosio, una circostanziata rasse-
                    gna di autori che si erano celati sotto falso nome, stampata postuma
                    a Parma nel 1689. Aprosio – che dal 1641 al 1648 visse a Venezia,
                    dove entrò in contatto con gli ambienti libertini, frequentando perso-
                    nalità come Giovanni Francesco Loredan e Pietro Michiele – identifi-
                    cava in Zuccati, cittadino veneziano, il traduttore del Ministre d’Estat
                    di Silhon, affermando di essersi ritrovato «più volte a sentirlo leggere
                    a  parte,  mentre  traduceva  [l’opera]» .  Le  scarsissime  notizie  che  si
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                    hanno su Zuccati rimangono quelle fornite da Aprosio nella sua breve
                    nota. Eppure Zuccati fu un traduttore di esperienza e di rilievo nel
                    contesto veneto tra gli anni ‘40 e ‘60. Quando iniziò a tradurre per
                    Baglioni il Conseiller d’Estat, il suo nome era già circolato ampiamente
                    come traduttore del primo e poi del secondo volume, usciti rispettiva-
                    mente nel 1639 e nel 1644 presso l’editore Marco Ginammi, del notis-
                    simo Ministre d’Estat di Silhon. Nel lasso di tempo tra la pubblicazione
                    dei due volumi la notorietà acquisita gli permise anche di essere scelto
                    come  traduttore  del  secondo  tomo  della  Cour  Sainte  di  Caussin,


                    ministro di stato; con il vero uso della politica moderna. Del signor de Silhon: trasportato
                    dal francese per Mutio Ziccatta, Marco Ginammi, Venezia, 1639; J. de Silhon, Il ministro
                    di stato, con il vero uso della politica moderna, del signor de Silhon, parte seconda. Tra-
                    sportato dal francese per Mutio Ziccatta, Marco Ginammi, Venezia, 1644. Più in generale
                    sulle traduzioni della trattatistica politica a livello europeo tra XVI e XVIII secolo, si
                    rimanda a G.P. Baldwin, The translation of political theory in early modern Europe, in P.
                    Burke, R. Po-chia Hsia, (a cura di), Cultural Translation in Early Modern Europe, Cam-
                    bridge University Press, Cambridge, 2008, pp. 101-124.
                       33  F. La Mothe Le Vayer, De l’instruction de Monseigneur le Dauphin, Sebastien Cra-
                    moisy, Paris, 1640; id., Instruttione de’ prencipi, del signor della Motta. Trasportato dal
                    francese per Mutio Ziccatta, Paolo Baglioni, Venezia, 1647. Su questa traduzione si rinvia
                    alle puntuali osservazioni di L. Bianchi, L’istruzione dei principi nell’Europa secentesca:
                    la traduzione italiana (1677) degli scritti per il principe di La Mothe le Vayer, «Cromohs»,
                    12 (2007), pp. 1-10.
                       34  A. Aprosio, La visiera alzata: hecatoste di scrittori, che vaghi d’andare in maschera
                    fuor del tempo di Carnovale, sono scoperti da Gio Pietro Giacomo Villani…, Per gli eredi
                    del Vigna, Parma, 1689, p. 125. Sulla figura di Aprosio si veda A. Asor Rosa, «Aprosio,
                    Angelico»,  in  Dizionario  biografico  degli  italiani,  Istituto  della  Enciclopedia  Italiana,
                    Roma, vol. III, 1961, pp. 650-653; L. Tosin, La formazione della Biblioteca Aprosiana di
                    Ventimiglia  attraverso  la  corrispondenza  di  eruditi  e  bibliofili,  «Studi  Secenteschi»,  LV
                    (2014), pp. 157-181.


                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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