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                cultura qual era Verri . Al contrario del lavoro di estrapolazione dei
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                dati dai registri di dogana e di organizzazione degli stessi al fine della
                stesura del bilancio, un lavoro di assoluto rilievo, che fruttò allo Scorza
                un premio e il plauso della storiografia novecentesca, che ha giudicato
                la stima commerciale del ’78 la più corretta fra quelle redatte nello
                Stato di Milano nel Settecento . Un lavoro che consentì allora – ri-
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                cordo – di disporre di dati per riorganizzare il settore daziario lom-
                bardo . Un lavoro che permette a noi di osservare il mercato milanese
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                nella seconda metà del XVIII secolo e di verificare quali beni vi pote-
                vano reperire i Milanesi e chi, dal di fuori dei confini dello Stato, guar-
                dava al Ducato come a una grande piazza commerciale sulla quale
                rifornirsi  «d’ogni  cosa  al  viver  humano  necessario» .  Come  ho  già
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                detto, di questi beni il bilancio di commercio del ’78 ci fornisce altre
                preziose informazioni: la composizione delle merci e la «stima» delle
                stesse, vale a dire il valore dei singoli beni.
                   Una fonte, dunque, dalle evidenti potenzialità, ma che presenta an-
                che alcuni limiti.
                   Innanzi tutto il grado di dettaglio, inferiore a un precedente docu-
                mento, prezioso per riflettere sulla composizione dell’offerta milanese,
                la «Ricapitolazione generale de’ Generi entrati, e usciti nello Stato di
                Milano l’anno 1762 …». Il maggior numero di voci che compaiono in
                quest’ultima  fonte  rispetto  a  quelle  elencate  nel  bilancio  del  ’78  è


                   17  Cfr. P. Verri, Bilancio generale del commercio dello Stato di Milano [1762], in Opv,
                pp. 541-579, con Vds.
                   18  Dispaccio del 30 marzo 1784 (Asm, Dispacci reali, c. 264); C. A. Vianello (a cura
                di), Economisti minori del Settecento lombardo, Giuffrè, Milano, 1942, p. XXIV; C. Capra,
                Il Settecento, in D. Sella-C. Capra, Il Ducato di Milano dal 1535 al 1796, Utet, Torino,
                1984, p. 473.
                   19  Sulla riforma della struttura daziaria dello Stato di Milano nella seconda metà del
                Settecento: G. Tonelli, Baldassarre Scorza e la riforma daziaria nella Lombardia asbur-
                gica, «Nuova economia e storia», A. III, n. 1 (1997), pp. 25-68; A. Moioli, Pietro Verri e la
                questione della riforma daziaria nello Stato di Milano, in C. Capra (a cura di), Pietro Verri
                e il suo tempo, Cisalpino, Bologna, 1999, t. II, pp. 853-933; G. Tonelli, Commercio di
                transito e dazi di confine nello Stato di Milano fra Sei e Settecento, in A. Torre (a cura di),
                Per vie di terra. Movimenti di uomini e di cose nelle società di antico regime, FrancoAngeli,
                Milano, 2007, pp. 85-108; G. Tonelli, «Considerazioni sul lusso» nella riforma daziaria
                dello Stato di Milano (seconda metà del XVIII secolo), in A. Alimento (a cura di), Modelli
                da imitare-modelli da evitare. Discussioni settecentesche su ricchezza e povertà, morale e
                commercio negli antichi stati italiani, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2009, pp.
                271-329; A. Moioli, Tariffe, dazi e politiche di commercio, in P.L. Porta, R. Scazzeri (a
                cura di) L’Illuminismo delle riforme civili: il contributo degli economisti lombardi, Istituto
                Lombardo di Scienze e Lettere, Milano, 2014, pp. 171-192.
                   20  G. Tonelli, La Milano degli Asburgo: “città emporio”, sovrana nell’organizzazione del
                commercio internazionale, in R. Cancila (a cura di), Capitali senza re nella Monarchia
                spagnola. Identità, relazioni, immagini (secc. XVI-XVIII), Associazione no profit “Mediter-
                ranea”, Palermo, 2020, t. I, pp. 187-204. La citazione è tratta da Bnb, Codici Morbio, n.
                135, c. 165.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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