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                per via della concentrazione dei vari organismi amministrativi, giudi-
                ziari e di governo, tutti gli altri nuclei urbani. Caltanissetta – così come
                gran parte dei principali centri della Sicilia orientale – fu tra questi ,
                                                                                  21
                e la prova più eloquente consistette nella sua mancata adesione all’in-
                surrezione  (separatista)  palermitana  del  ‘20,  pagando  in  quell’occa-
                sione un prezzo molto alto per la fedeltà alla linea politica (filo)napole-
                tana .
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                   I nuovi circuiti economici generati dalla produzione e dallo smercio
                dello zolfo fecero il resto. Occorre evidenziare, però, alcune importanti
                continuità: prima che questi circuiti si adattassero alle nuove esigenze
                (e alle nuove categorie merceologiche richieste sui mercati internazio-
                nali), si utilizzarono gli stessi porti d’imbarco che venivano impiegati
                per il commercio dei grani (su tutti quelli di Terranova/Gela, Licata,
                Girgenti/Porto Empedocle), mentre l’entrata in scena di Catania, come
                centro di raccolta per la raffinazione e lo smercio dello zolfo, fu più
                tarda .
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                   Inoltre, a far data dal primo settembre 1819 entrava in vigore nel
                Regno delle Due Sicilie il nuovo Codice, che per la vastità del campo
                di  applicazione  e  la  conseguente  complessità  di  elaborazione  venne
                suddiviso in cinque distinte parti: 1. leggi civili; 2. leggi penali; 3. leggi
                relative alla procedura civile; 4. leggi relative alla procedura penale; 5.
                leggi «d’eccezione» per gli affari di commercio . Il Codice si proponeva
                                                           24
                non solo di dismettere la legislazione feudale e le sue intricate proce-


                   21  C. Torrisi, Gerarchie territoriali fra Ottocento e Novecento. Il caso di Caltanissetta,
                «Archivio nisseno», 23 (2018), pp. 113-122.
                   22  A. De Francesco, La guerra di Sicilia. Il distretto di Caltagirone nella rivoluzione del
                1820-21, Bonanno, Acireale-Roma, 1992; G. Piana, Una “guerra civile”. Il 1820 a Calta-
                nissetta, in C. Torrisi (a cura di), Città capovalli nell’Ottocento borbonico, Sciascia, Cal-
                tanissetta-Roma, 1995, pp. 305-337.
                   23  «Vi sono in Sicilia due centri zolfiferi importanti: Girgenti e Catania. Nella prima
                provincia, e cioè a Licata e a Porto Empedocle, vi sono porti e raffinerie con deficienza
                di macchinario moderno, con scarsità di capitali, con impianti industriali tisici e ane-
                mici. A Catania, invece, l’industria zolfifera è più solida: le raffinerie sono più recenti e
                più ricche, il porto è più in grado di corrispondere alle esigenze della vita moderna. Ne
                viene che se lo zolfo dovesse vendersi ad un prezzo unico, le industrie catanesi assorbi-
                rebbero quelle dell’Agrigentino, il commercio di Catania assorbirebbe quello di Girgenti»,
                I doppi prezzi dell’industria zolfifera, «Lo Spettatore», n. 19 del 10 ottobre 1908, p. 525.
                Cfr. G. Cristina, Il porto di Catania nel lungo Ottocento. Infrastrutture, traffici, territorio
                (1770-1920), Franco Angeli, Milano, 2019; G. Dato, Le raffinerie dello zolfo nel contesto
                urbano di Catania, in G. Rebecchini (a cura di), Le vie dello zolfo in Sicilia. Storia ed
                architettura, Officina Edizioni, Roma, 1991, pp. 123-152.
                   24  F. Masciari, La codificazione civile napoletana. Elaborazione e revisione delle Leggi
                civili borboniche (1815-1850), ESI, Napoli, 2006; D. Novarese, Dall’esperienza francese
                alla restaurazione. La genesi del «Codice per lo Regno delle Due Sicilie». Parte seconda,
                leggi penali (1819), «Materiali per una storia della cultura giuridica», XXVII (1997), pp.
                33-52.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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