Page 189 - pdf intero 52
P. 189

«Usque ad coelum, usque ad inferos». Dal feudo all’allodio...    453


                    Ma presso di noi niuna legge particolare vi era sulle miniere, se non che in un
                    capitolo del re Carlo II, nell’atto che dassi il tesoro all’inventore secondo le
                    regole del diritto romano, se n’eccettuano le miniere e le saline, riportandosi
                    ad antiche usanze; per cui fu nella camera della sommaria ciò oggetto di grave
                    dibattimento a’ tempi di Afflitto, il quale attesta che in quel tribunale, in con-
                    traddizion de’ fiscali, cinque giudici della camera e del sacro consiglio opina-
                    rono di esser le miniere esistenti ne’ fondi de’ privati di proprietà de’ medesimi,
                    tranne il diritto di estrarre il sale, che era solo di privativa del governo. L’artic.
                    477 delle nuove leggi si riporta a particolari leggi e regolamenti sulle miniere,
                    de’ quali sappiamo che il governo si sta attualmente occupando. Siccome l’ar-
                    ticolo suddetto si rimette per gli scavi alle leggi ed a’ regolamenti di polizia, per
                    evitar gl’inconvenienti che sogliono risultare da queste opere, ove di troppo si
                    profondino; e per impedire che il pubblico ne rimanga danneggiato, aprendosi
                    delle cave in molta vicinanza alle strade o all’abitato 30 .

                       Gli ultimi passaggi rivelavano una serie di nodi problematici circa
                    un  vuoto  normativo  che  andava  colmato  al  più  presto,  attraverso
                    un’efficace azione legislativa in grado di disciplinare una quantità di
                    miniere che patentemente sfuggiva a ogni controllo – «Si sono aperte
                    miniere dovunque si è scavato e il numero di quelle in lavoro è oggi
                    divenuto  immenso»   –  e  regolamentare  un  settore  in  rapidissima
                                        31
                    espansione. Si trattò di una crescita imprevista, che aveva spiazzato
                    gli stessi attori coinvolti in un processo che si giovò anche dello straor-
                    dinario sviluppo dell’industria chimica europea, che necessitava degli
                    zolfi siciliani per poter continuare a operare a pieno regime: «Fra i tanti
                    doni di cui fu prodigo il Cielo in verso la Sicilia vi ha quello dello zolfo.
                    Appena che la Chimica moderna giungeva a sollevare alcuni lembi di
                    quel folto velo che cuopre gl’immensi segreti della Natura, e segnalava
                    quel minerale come uno dei più potenti ausiliarî delle sue conquiste,
                    non potea non accrescersene la ricerca, e con essa il valore» .
                                                                               32
                       In considerazione di ciò, occorreva innanzitutto adeguare la prece-
                    dente disciplina sullo scavo e l’esercizio delle miniere alle nuove esi-
                    genze, senza tuttavia ledere le prerogative regie. La tutela di queste
                    ultime, anche a causa dell’esecuzione di una quantità elevata di scavi
                    – il cui numero era ignoto alle stesse autorità – e dell’impennata della
                    produzione, aveva già indotto la monarchia a un cambio di passo: «Co-
                    minciava intanto il commercio di siffatto minerale ad esser proficuo
                    […]. Crescendo sempre più il suo traffico si credette da ministri fiscali




                       30  Ivi, pp. 101-102.
                       31  F. Ferrara, Storia generale della Sicilia, IX. Storia naturale, Stamperia di F. Lao,
                    Palermo, 1838, p. 134.
                       32  Memoria sulla controversia per l’appalto degli zolfi della Sicilia, [s.e.] Italia, 1840.


                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   184   185   186   187   188   189   190   191   192   193   194