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Sabbatini (saggi)_6 25/04/18 11:48 Pagina 119
Una Repubblica tra due re. La visita a Lucca del pretendente Stuart nelle settimane dell’Atterbury Plot 119
Spada: «qui si vive in una grandissima quiete senza sentirsi punto di
quello strepito che sogliono per ordinario produrre le gran corti,
parendo la casa della regina uno monastero di religiosi e quelle dei
cavalieri non possono a meno di non seguitare sì bell’esempio. E chi
dà delle notizie in contrario non si può creder altro che abia gusto di
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mettere delle confusioni» ; il Magistrato rilegga «le mie lettere e troverà
che quasi in tutte faccio un giusto elogio alla morigeratezza di tutta
questa corte, la quale, ad esempio della regina, si governa con una
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vertù quasi come se fosse un convento di monache» .
Talvolta più che carpire notizie lo Spada è invitato a darne alla corte,
ma con grande discrezione, come avviene per l’arrivo a Roma del
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visconte Hugh Primrose :
In adempimento degl’ordini dell’Ill. Magistrato […] questa mattina con tutta
la naturalezza immaginabile, e che la congiuntura non poteva esser megliore,
ho data la notizia al padre confessore delle maestà loro. Ma, come che m’è con-
venuto trattarla con molta circospezione, non so fino a che segno gli sia pene-
trata al cuore, con tutto che egli sij di spirito vivace, e che vada avanti con
l’immaginazione. Avrei tentato di gettare l’istesso discorso alla presenza di
qualche altro, se non mi si fosse affacciato un altro ripiego (che, se l’approva
l’Ill. Magistrato, lo stimo il più naturale e il più sicuro) ed è che nel mandarmi
dimattina il foglietto di Roma s’aggiunga ad esso quel capitolo […] qual foglietto,
capitando in mano del re e della regina e di tutta la corte (come segue conti-
nuamente di tutti gl’altri avisi che ricevonsi costì), tra tutti vi faranno sopra le
necessarie riflessioni, là dove detta la cosa alla sfuggita non si può capire se
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possa aver fatto colpo quanto bisogna .
Di non secondaria importanza è anche la notizia che Spada invia
a Lucca il giorno seguente:
Questa mattina è partito di qua per Livorno, dove fa la sua permanenza il
signor duca di Liez, come si pronunzia, e di Leeds come si scrive , disgustato
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della corte senza però alcuna ragione. Egli è signor grande in Inghilterra di
82 Segretari 108, Lettera di Sesti, 5 agosto 1722.
83 Segretari 108, Lettera di Spada, 5 agosto 1722. Il trattenitore crede di aver indivi-
duato l’origine delle voci in una personale rivendicazione di uno sguattero assunto nella
cucina della corte.
84 Sulla breve permanenza a Roma del visconte di Primrose, si veda Ingamells, A Dic-
tionary cit., ad vocem.
85 Segretari 108, Capitolo per l’Ill. Magistrato, 19 agosto 1722. «Mando la presente
per un vetturino, che parte per costà alle ore 17», per dar tempo, se la proposta piace,
di preparare il testo.
86 Sui problemi di lingua, Spada torna anche in altra parte del dispaccio. Lasciata in
malo modo la festa, salutando a stento il re, il duca di Leeds è andato «a casa, parlando
con voce alta con li suoi domestici; corse voce che desse in trasporto di collera, ma, come
che parlava inglese, fu difficile che chi sentì capisse il vero senso delle sue parole».
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)