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Sabbatini (saggi)_6  25/04/18  11:48  Pagina 120






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                 casa antica, ricchissimo e che ha servito nel governo passato in qualità d’ami-
                 raglio. Questo signore averebbe voluto esser ammesso al secreto, et tener cari-
                 che in corte (per quanto ho possuto scoprire), il che non gli è stato accordato,
                 non che non si fidi di lui, che lo conosce per un huomo tutto buon cuore, e
                 pieno d’onore, ma perché ha […] scoperto troppo ardore e troppo fuoco nella
                 sua condotta; e convenendo a questa corte di fare i suoi maneggi con la mag-
                 gior  circospezione  per  le  ragioni  ben  note,  non  ha  bisogno  d’aver  persone
                 appresso di sé che la vogli avvanzare nel corso. […] La corte non si curava
                 troppo che questo signore si trattenesse qua, ma né meno credo [non] siasi
                 curata che sij partito disgustato, perché avendo egli un figlio nel Parlamento
                 favorevole alla maestà sua, ma coperto, potrebbe il padre distaccharlo con pre-
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                 giudizio del re .
                    In effetti, il molto tempo che Peregrine Osborne, duca di Leeds, tra-
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                 scorse con il Pretendente a Livorno poche settimane più tardi , sembra
                 indicare che non ci sia stato alcun allontanamento dalla causa Stuart.
                 Da Livorno , dove si si è recato John Hay , giungono a distanza di
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                 pochi giorni l’uno dall’altro, il console di Francia e quello di Spagna;
                 ambedue invitati a cena dai sovrani, «ma che sì l’uno che l’altro stes-
                 sero in longa e secreta conferenza non è a mia notizia, et ora sarebbe
                 difficile il rinvenirlo», scrive lo Spada. Potrebbe anche non esserci alcun
                 mistero e i consoli esser venuti «come capi in Livorno di due nazioni
                 amiche delle maestà loro». La verità «con tutta l’attenzione che vi si dia
                 non può riuscire di penetrare, perché tutto si fa dentro le scene, e
                 niente comparisce in vista, voglio dire che qui al più il secreto sta in
                 tre o quattro persone di fede pienissima, e molte volte la maestà del re
                 scrive da sé, quando sono cose di molto premurose». E tuttavia Spada
                 non perde occasione di captare il clima che si respira a corte:

                    Questa mattina passeggiando e discorrendo con persona di garbo della
                 corte, e dimandandogli se le maestà loro stavano bene, mi ha resposto che sì,
                 et il re essere allegrissimo. Ho subito ripreso che l’avevo osservato io ancora
                 nel giorno di ieri alla spasseggiata; che lo pregavo a dirmi se v’era qualche




                    87  Segretari 108, Foglietto secreto per l’Ill. Magistrato, 20 agosto 1722. Il dispaccio si
                 chiude con la raccomandazione «di voler tener secreto quest’aviso, e che sij venuto da me».
                    88  Ingamells, A Dictionary cit., ad vocem.
                    89  Sugli inglesi a Livorno è da vedere il bel contributo di D. Pedemonte, La borsa e la
                 cifra. Alcune riflessioni sull’attività spionistica inglese ai danni del pretendente Stuart tra
                 gli anni Venti e Trenta del Settecento, «Mediterranea – Ricerche storiche», XI, 2014, n. 32,
                 pp. 525-552.
                    90  Partendo aveva detto di passare da Firenze «per vedere molte cose rare di quella
                 città, lasciate indietro per quattro altre volte che vi era passato»; ma Spada confida a
                 Mansi di non ritenersi affatto appagato da questa “verità”: «crederei più tosto che la di
                 lui missione a Firenze fosse per regolar meglio la cosa delle lettere, e quella di Livorno
                 per pigliar del denaro» (Segretari 108, Per l’Ill. Magistrato, 21 agosto 1722).


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018       n.42
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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