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Una contestazione d’oltremare. L’opposizione dei missionari francescani di Tripoli... 127
giose alle determinazioni imposte in questa materia dal governo d’ol-
tralpe; di valutare i fattori che indussero talvolta i missionari a corri-
spondere con solerzia alle istanze provenienti da Parigi o di riflettere
sulle motivazioni che, all’opposto, convinsero questi ultimi a prenderne
con risolutezza le distanze e in certi casi persino ad aprire aspri con-
tenziosi con le rappresentanze locali del governo francese. Un’attenta
disamina darebbe pertanto la possibilità di avanzare ulteriori conside-
razioni sul significativo ruolo d’intermediazione svolto dalle rappresen-
tanze consolari e di valutare più compiutamente gli esiti e l’effettivo
grado di efficacia delle iniziative avviate da Napoleone per dotare la pro-
pria figura e il proprio potere di una veste sacralizzante; un aspetto
non certo privo di importanti implicazioni ai fini della ricerca di con-
senso, ma che, come rilevato da Bernard Plongeron, Jacques-Olivier
Boudon e Michael Broers, non mancò di alimentare negli anni centrali
della stagione imperiale il malcontento del clero concordatario e dei
religiosi operanti nei départements réunis nei confronti del regime fran-
cese, nonché di esacerbare le tensioni fra Bonaparte e la Santa Sede
3
all’indomani dell’avvento della crisi concordataria .
Lungi dall’avere pretese di esaustività, il presente lavoro intende
esplorare più in profondità le ragioni dei pesanti attriti e dei gravi dis-
sidi che emersero negli anni del Consolato e in età imperiale presso la
missione francescana di Tripoli di Barberia fra i padri apostolici pro-
venienti dalle Province italiane e formalmente sottoposti alla protezione
4
francese e i rappresentanti locali del governo napoleonico . Contrasti,
3 J.-O. Boudon, Napoléon et les cultes cit., pp. 235-244, 263-276, 305-316; M. Broers,
The politics of religion in Napoleonic Italy cit., pp. 80-83; 175-189; B. Plongeron, Des rési-
stances religieuses à Napoléon (1799-1813), Letouzey & Ané, Paris, 2006, pp. 318-348.
Sulla crisi concordataria si rinvia al recente: J.-O. Boudon, R. Hême de Lacotte (a cura
di), La crise concordataire. Catholiques français et italiens entre Pie VII et Napoléon. 1808-
1814, Collection de l’Institut Napoléon, Éditions SPM, Paris, 2016.
4 Per una prima indagine su questo argomento, si veda: R. Benzoni, San Napoleone:
un santo per l’Impero. Nascita e sviluppo di un culto politico, Tesi di dottorato in Storia
Moderna (tutor Chiar.mo Prof. Angelo Bianchi), Milano, Università Cattolica del Sacro
Cuore, a.a. 2015-2016, pp. 117-127. Sulla missione francescana di Tripoli, si rinvia a
C. Bergna, Tripoli negli ultimi tre secoli, «Rassegna storica del Mediterraneo», III (1923),
pp. 3-12; Id., La missione francescana in Libia, Nuove arti grafiche, Tripoli, 1924; Id., I
primi italiani in Tripolitania, «Oltremare», III (1929), pp. 166-169; Id., Missionari france-
scani in Libia e in Somalia, Atti del primo congresso di Studi Coloniali, vol. II, Firenze,
1931, pp. 249-262; L’alba della Missione Francescana nella Colonia Libica, «Famiglia Cri-
stiana» (Tripoli), XIII (1936), pp. 29-30, 59-60, 75-76, 125, 141; ivi, XIV (1937), pp. 5-7,
40, 50, 81-82; G.B. Tragella, Le missioni nella Libia Italiana, «Pensiero Missionario», XI
(1939), pp. 111-120; A. Taliana, Breve cenno storico sulla Missione di Tripoli d’Africa (olim
di Barberia), «Studi Francescani», n° 3 (Luglio-Settembre 1925), pp. 389-391; S. Bono, I
primi missionari francescani a Tripoli, «L’Italia Francescana. Rivista di Cultura», anno
28°-Nuova Serie (Nov.-Dic. 1953), pp. 377-380; G. Sanità, La Barberia e la Sacra Con-
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)