Page 147 - 1
P. 147
Benzoni (saggi)_7 25/04/18 11:49 Pagina 143
Una contestazione d’oltremare. L’opposizione dei missionari francescani di Tripoli... 143
37
confronti dei protettori francesi e fedeli al regime napoleonico . La
situazione, destinata a rimanere invariata anche nei mesi successivi,
avrebbe tuttavia conosciuto un momento di svolta nel 1807, quando
in ragione delle nuove pressioni esercitate del console francese e delle
ripetute richieste di sostegno presentate dal prefetto apostolico Antonio
da Castelnuovo, Propaganda Fide fu infine indotta a pronunciarsi sulla
questione della nuova festività, al termine di un’accurata disamina
avviata sopra tale argomento dalla congregazione particolare costituita
dai prefetto Michele Di Pietro e dai cardinali Leonardo Antonelli, Fer-
38
dinando Maria Saluzzo, Lorenzo Litta e Charles Erskine . I membri
della congregazione particolare, che già avevano avviato le prime
discussioni nel mese di marzo, nelle settimane antecedenti alla festa
del 15 agosto avevano emanato una nota dalla quale traspariva con
una certa evidenza la necessità di fornire al più presto al prefetto apo-
stolico indicazioni puntuali sulla condotta da osservare in occasione
39
delle cerimonie in onore di Bonaparte .
Benché tali disposizioni non siano più oggi presenti nei fondi archi-
vistici consultati, è tuttavia plausibile che la Congregazione di Propa-
ganda avesse infine deciso di assecondare le richieste francesi ed
esortato quindi il prefetto apostolico ad attenersi alle richieste esternate
dal console Beaussier sulla celebrazione della festa di San Napoleone,
la quale, in effetti, fu regolarmente osservata a Tripoli negli anni suc-
40
cessivi . Sulla decisione di Propaganda aveva con ogni probabilità
37 L’ipotesi di Beaussier, più volta esternata anche in passato, era stata esplicitata
anche alla vigilia delle celebrazioni del 1806: «[…] Quant à l’harmonie qui doit indispen-
sablement régner entre l’autorité civile et la spirituelle, elle ne se rétablira dans ce pays
que par le rappel du Père Antoine de Castelnuovo nouveau Préfet et du Père Théodore
de Vitorchiano son compagnon, qui marchent sur les traces du Père Maximilien, suivent
ses errements et ne cachent point leur haine pour les Français. Leur remplacement ne
peut être qui avantageux à la Mission sous tous les rapports, mais au lieu de l’effectuer
par d’’autres Religieux du même ordre des Franciscains qui hériteraient des sentimen[t]s
haineux de leurs prédécesseurs, il conviendra de faire desservir cette mission à l’avenir
par les Conventuels, les Augustins, les Passionistes […] pour extirper toute cause de
mésintelligence et assurer le retour de la paix et de la décence.» (An, F 19 6242, Lettre, le
chargé d’affaires de France à Tripoli de Barbarie au cardinal Fesch, Tripoli de Barbarie,
er
1 aout 1806).
38 Ascep, Congregazioni Particolari, Barbaria, Vol. 143, f. 261, Dispaccio, dalla [Con-
gregazione di] Propaganda Fide al cardinal Antonelli, Roma, 2 luglio 1807. Sulle domande
presentate dal prefetto apostolico, cfr.: Ascep, Congregazioni Particolari, Barbaria, Vol.
143, f. 279, Lettera [Copia], il prefetto Antonio da Castelnuovo di Porto alla Congregazione
di Propaganda Fide, Tripoli, 15 dicembre 1806.
39 Ascep, Congregazioni Particolari, Barbaria, Vol. 143, f. 265, [Nota della Congrega-
zione di Propaganda Fide], n.d. [ma 1807].
40 An, F 19 6424, Lettera [Copia], il prefetto Massimiliano d’Onano al console Beaussier,
Tripoli, 1 febbraio 1811.
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)