Page 179 - 1
P. 179
Musi 2 (app)_9 25/04/18 11:49 Pagina 175
Napoli 1848 175
pubblico nuovo, ma i Circoli Costituzionali non assumono la guida del
movimento. Questo inedito soggetto politico si presenta alla ribalta nei
movimenti di strada, nelle feste per la costituzione in coincidenza col
crollo dell’apparato borbonico di polizia. Ferdinando II giura lo Statuto,
simula il favore per la rivoluzione al fine di «scongiurare il pericolo di
16
farsene travolgere» .
I temi del dibattito pubblico sono diversi. Al primo posto nel mese
di febbraio è la Sicilia. I radicali spingono per un assetto federale, i libe-
rali per concedere margini di autonomia che però sono riconosciuti
troppo tardi dal governo. Altri temi sono la legge elettorale, l’amplia-
mento del diritto di voto, le riforme istituzionali, la selezione del perso-
nale amministrativo e delle nuove élite dirigenti. Dopo la crisi del primo
governo costituzionale emerge con più forza il contrasto tra liberali e
radicali. I primi spingono per l’indipendenza e l’unità nazionale. Diverso
è invece l’orizzonte a cui guardano i radicali: è il Regno delle Due Sicilie
17
con Napoli al centro .
La catena di eventi italiani e internazionali tra febbraio e marzo ha
una forte incidenza sulle vicende napoletani. Tra il 15 febbraio e il 15
marzo si stabiliscono regimi costituzionali nel Granducato di Toscana,
nello Stato sabaudo, nello Stato pontificio. Il 24 febbraio è proclamata
la repubblica in Francia. In marzo è la volta delle sollevazioni a Berlino,
Venezia e Milano.
A Napoli si approfondisce il divario fra moderati e radicali. La Mellone
ne ricostruisce le modalità attraverso articoli e interventi sulla stampa.
La crisi del secondo governo costituzionale ha motivazioni diverse. In
primo luogo non si attua un’effettiva transizione dal regime assoluto a
quello liberale. Vengono approvati solo il regolamento per la guardia
nazionale e la legge elettorale . La proclamazione della guerra di indi-
18
pendenza il 23 marzo e il mancato schieramento di Ferdinando II a
fianco di Carlo Alberto aprono una nuova fase nella congiuntura qua-
rantottesca. Alle manifestazioni di piazza fanno seguito le dimissioni del
governo Serracapriola il 26 marzo. Liberali e radicali, questi ultimi rap-
presentai da Saliceti e Conforti, sono invitati a entrare nel nuovo
governo del neoguelfo Carlo Troya. Il 3 aprile l’ultimo governo della rivo-
luzione vede una notevole affermazione politica dei radicali. Ora Napoli
diventa il centro della mobilitazione politica promossa soprattutto dal
Comitato delle tre Calabrie. La rivoluzione, secondo la Mellone, entra in
una fase progettuale che innova profondamente il profilo costituzionale
dello Stato borbonico . La propaganda radicale spinge per una Costi-
19
16 Ivi, p, 87.
17 Ivi, pp, 136-137.
18 Ivi, p, 86.
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)