Page 174 - 1
P. 174
Musi 2 (app)_9 25/04/18 11:49 Pagina 170
170 Aurelio Musi
nella sua proposta di periodizzazione è fondamentale l’esigenza di inqua-
drare il ’48 napoletano e siciliano nel più generale contesto europeo.
A tale proposito utili spunti di riflessione sono proposti nel saggio
del compianto Giuseppe Galasso Modelli di interpretazione del 1848:
Palmer, Hobsbawm, Namier, ripubblicato in uno degli ultimi suoi
5
volumi edito prima della morte .
Il termine “eccellenza” è oggi assai abusato e spesso appare un’iper-
bole. Nel suo uso più appropriato è attribuito a cose, prodotti, persone
che si distinguono particolarmente sia nel livello dell’economia sia in
quello della cultura. E con quel termine si vuole generalmente esaltare
al tempo stesso l’appartenenza a una particolare area del nostro paese
e la capacità di oltrepassarla per il valore intrinseco che esprime.
Nel caso di Giuseppe Galasso si può a giusta ragione parlare di
un’eccellenza del Mezzogiorno. Non si tratta affatto di un’iperbole per-
ché quell’espressione rappresenta assai bene due significati precisi: la
tradizione culturale napoletana e meridionale di alto profilo di cui
Galasso è erede e dalla quale trae continua ispirazione; la capacità di
rinnovarla e di immetterla in un circuito internazionale. Pertanto il
titolo di questo libro è limitativo. Perché in esso l’autore non solo trac-
cia un mirabile quadro di temi e problemi della storiografia del Nove-
cento, non solo discute opere e profili di grandi storici come Hazard,
Palmer, Hobsbawm, Namier, Furet, Mosse, Nolte, Le Goff, White, Mara-
vall, Braudel, ma dialoga anche con filosofi come Heidegger, Popper,
Arendt, Berlin, antropologi come Vernant, letterati come Fumaroli, giu-
risti come Kelsen. E sarebbe riduttivo definire inter- o multidisciplinare
lo sguardo dell’autore, che mostra invece una capacità teoretica a tutto
campo, adotta una logica argomentativa stringente per discutere tesi,
articolare rilievi critici su singoli passaggi degli autori considerati, gui-
dare il lettore nei meandri complessi del loro ragionamento.
Viene alla mente un altro libro di Galasso, Nient’altro che storia, inti-
mamente legato a quest’ultimo sia per lo straordinario impegno teore-
tico sia per altri due ordini di motivi. Il primo è l’implicita proposta,
contenuta in entrambe le opere, a superare la ricorrente dicotomia tra
le “due culture” attraverso la categoria della storicità. Il secondo è il
modo di intendere la storia come memoria e interpretazione della bio-
grafia individuale e collettiva, quindi come condizione stessa di possi-
bilità dell’identità individuale e collettiva. E l’intreccio tra biografia e
storia è ben vivo e presente in questo Storiografia e storici europei.
La concezione della struttura del volume appare assai stimolante.
5 G. Galasso, Storiografia e storici europei del Novecento, Salerno editrice, Roma, 2016,
pp, 102-132,
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018 n.42
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)