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Botteghe organarie in Sicilia: dai Guzzio ai Pergola di Castelbuono (1668-1889) 85
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sto del 1805 . Anche il Collegio di Maria di Collesano si rivolge al Per-
gola per accordare l’organo della propria chiesa: dal 1811 al 1815 gli
eroga dodici tarì l’anno «per diritti di sua fatiga per avere accordato l’or-
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gano» . Più impegnativo è l’intervento sullo stesso organo compensato
con 8 onze, per averlo riparato «per causa del flagello del tremuoto in
febbraio 1819» e le piogge dell’autunno successivo e si rende necessario
intervenire su «tutta la canname, richianare il bancone, impellare li
mantaci, tutti li tubbi ed altri acconci» .
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Più che per quanto sopra esposto, i documenti collesanesi assu-
mono particolare rilevanza perché, per la prima volta, consentono di
avere piena contezza su aspetti inediti e fondamentali della tecnica
organaria messa in atto da Pasquale Pergola. Si tratta della costruzione
di un pianoforte e di quella di un organo nuovo, desunte da atti d’ob-
bligo che consegnano l’operato del maestro allo stato puro, per così
dire, cioè prima di rimaneggiamenti o riparazioni. Proponiamo, per-
tanto, i due documenti in maniera estesa. Il 28 aprile 1800, all’età di
24 anni, il giovane Pasquale Pergola si obbliga col sacerdote collesanese
Francesco Russo, a lungo maestro di cappella di varie chiese locali,
a fargli un cembalo a tavolino piano e forte di lunghezza palmi sette (m 1,75
circa) e di larghezza quanto nasce la tastera con dovere detto cembalo nell’in-
cantini arrivare al suono del Gesolreut e nelli bassi in Cesolfaut ottava stesa,
detto cembalo deve detto di Pergola pittarlo a color di ?, deve armarlo con corde
di rame nec non deve fargli in detto cembalo numero quattro registri cioè cem-
balo o sia forte arpone ? con frinze di seta e lira quali reggipesi devono muoversi
cioè cembalo ed arpone devono registrarsi col ginocchio, lira e smorzo (?)
devono registrarsi con un chiavino d’avorio quale cembalo deve essere uguale
di tuono e dolce quale al cembalo che al presente tiene il Rev. Sac. D. Rosario
Duca e con doverselo detto di Russo provare detto cembalo per sei mesi da
contarsi dal giorno della consegna.
Pergola si obbliga a consegnare lo strumento al committente in Col-
lesano entro il prossimo mese di dicembre. Tutto per la ricompensa di
20 onze, in conto delle quali Russo si impegna a consegnare all’orga-
naro un suo pianoforte usato, che viene valutato (ragionato) per 8 onze,
al momento della consegna del nuovo. Per le restanti 12 onze, i con-
traenti convengono che dovranno essere liquidate a Castelbuono: 4
entro agosto 1800, 4 alla consegna e 4 dopo che saranno trascorsi i
64 Asti, not. Vincenzo Gallo Tedaldi, vol. 6911, c. 166r-v, Collesano, 8 novembre 1804.
65 Asti, not. Giuseppe Termi e Giliberti, vol. 6814, c. 399r, Collesano, 30 ottobre 1811;
id., vol. 6816, c. 179r, Collesano, 2 ottobre 1812; id., vol. 6820, c. 436r, Collesano, 18
ottobre 1814; id., vol. 6822, c. 77r, Collesano, 9 agosto 1815.
66 Id., vol. 6829, c. 1026r-v, Collesano, 7 ottobre 1819.
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)