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Termotto (saggi)_5  25/04/18  11:48  Pagina 84






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                 al 1807, lo stesso maestro è di nuovo a Collesano per la chiesa di S.
                 Giovanni Battista, riscuotendo annualmente 12 tarì «per avere intonato
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                 e accordato l’organo» , oggi perduto. A volte il lavoro richiesto è più
                 impegnativo e riceve somme più consistenti, come nel 1806 quando
                 dalla stessa chiesa gli vengono erogate onze 1.5, oltre che per l’accordo,
                 anche per

                 avergli acconciato li registri che ci volevano, e siccome per causa dell’acqua
                 piovana accadeva, alle volte dopo di avere stato ristorato, nuovamente li registri
                 si restringono così che non hanno il libero passaggio, così il pergola si obliga
                 nel successivo anno nuovamente acconciarli senza potere domandare ulteriore
                 paga fuori dalli soliti tarì duodieci che suole pagare detta chiesa ogni anno per
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                 acconciatura di detto organo .
                    Le disavventure dell’organo di S. Giovanni Battista, che sappiamo
                 costruito nel ’600 da Antonino La Valle, non sono rare: nel 1807 lo
                 stesso Pergola riceve onze 6.17 dal procuratore della chiesa per ripa-
                 rare di nuovo lo strumento «che si rovinò a causa d’avergli caduto
                 addosso un pezzo di tetto…bene inteso però che caso mai il sudetto
                 organo…avrà difetti da additarsi dal sacerdote D. Francesco Russo,
                 maestro di cappella di questa, sia obbligato il Pergola ad intervenire di
                 nuovo a sue proprie spese senza ulteriore mercede e consegnarlo nuo-
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                 vamente buono» .
                    A Collesano, in quegli anni, il maestro castelbuonese è pure l’orga-
                 naro di fiducia del monastero femminile benedettino di S. Caterina (la
                                                                                   63
                 badia)  che  gli  eroga  12  tarì  relativi  all’anno  indizionale  1810-11 .
                 Stessa fiducia gli viene accordata dai Padri Predicatori di S. Domenico
                 nel 1804, quando l’organaro si obbliga col priore del convento collesa-
                 nese p. Pio Santini «a mettere a cavallo l’organo… e farlo suonare armo-
                 niosamente giusta la decisione del Maestro di Cappella, con dovere
                 acconciare» i mantici e tutte le canne, con la clausola che se mancherà
                 qualche canna la stessa sarà da farsi a carico del convento, «e il Priore
                 non ad altro sia obligato che a consegnare al Pergola tutto quello che
                 esiste dell’organo vecchio e tutto altro che ci vorrà per suonare armo-
                 niosamente l’organo ad esclusione delle canne debba ponerlo detto Per-
                 gola». Tempo di consegna un mese, per la mercede di onze 7.15 di cui
                 3 da versare «travagliando soccorrendo» ed il resto entro il mese di ago-





                    60  Aspc, fondo I, Chiesa Madre,cit. Nello stesso fondo della chiesa madre sono inopi-
                 natamente finiti alcuni documenti della chiesa di S. Giovanni Battista.
                    61  Asti, not. Vincenzo Gallo Tedaldi, vol. 6913, c. 94r, Collesano, 20 settembre 1806.
                    62  Id., vol. 6914, c. 139r, Collesano, 27 settembre 1807.
                    63  Id., vol. 6917, c. 160v, Collesano, 2 ottobre 1810.


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018       n.42
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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