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Cesare Ballanti. Una carriera di polizia... (1846 – 1910)        323



             data la direzione della Pubblica Sicurezza di Agrigento già nel 1885 34  e
             Sangiorgi, peraltro, si ricorderà del suo sottoposto di lì a breve, quando,
             nominato da poco questore a Napoli, chiederà al Ministero di metterlo
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             a sua disposizione per alcuni servizi di carattere confidenziale . Nel
             capoluogo partenopeo, così racconta Dickie, è stato avviato un pro-
             fondo rinnovamento degli uffici di Polizia e il nuovo questore vorrebbe
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             valersi dell’opera di Ballanti , il quale, trasferito da poco a Milano,
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             sarebbe comunque pronto a partire per la Campania in breve tempo .
             Dal Ministero, tuttavia, arriva un secco rifiuto. A opporsi è l’allora pre-
             fetto di Milano, Giovanni Codronchi Argeli, severo conte romagnolo,
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             senatore, appartenente alle fila della Destra minghettiana : «riconosco
             giusto che Stagna rimanga a Napoli – scrive il prefetto non senza un
             certo fastidio –, ma chiedo V.S. sia revocato decreto trasloco Ballanti,
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             altrimenti Questura Milano diventa il vivaio di quella di Napoli» .
                Nel  capoluogo  lombardo  Cesare  rimarrà  dal  giugno  del  1890  al
             dicembre del 1893. Se in Sicilia si è impegnato anzitutto nel contrasto




                34  Cfr. “Regio delegato straordinario del comune di Agrigento a presidente del Consi-
             glio Crispi”, lettera del 06/1887, in Fasc.Ballanti, «Il Delegato Cesare Ballanti fa qui le
             funzioni di Ispettore di Pubblica Sicurezza. Ha già fatto gli esami di Ispettore e li ha supe-
             rati con esito soddisfacentissimo ma non ha ancora ricevuto né nomina né designazione.
             La nomina di lui a titolare dell’ufficio che ora regge sarebbe per molte ragioni conve-
             niente. Egli è assai capace e qui per le sue doti morali e intellettuali è da tutti apprezzato
             e ben voluto. Rende attualmente servizi interessanti e io mi giovo con vantaggio dell’opera
             sua quando occorre. Faccio pertanto preghiera alla E.V. che, se ostacoli non vi siano,
             voglia nominarlo Ispettore qui in Agrigento, ove l’opera sua può essere utile e la nomina
             sua farà ottima impressione».
                35  “Ballanti  a  direttore  generale  della  P.S.  commendator  Berti”,  lettera  del
             30/10/1890, in Fasc.Ballanti, «Mi azzardo però per consiglio datomi dal Cav. Sangiorgi,
             di far presente che in poco meno di due anni ho subito quattro traslochi, l’ultimo del
             quale data appena da tre mesi. E al Cav.re Sangiorgi, che mi interpellò nello interesse
             del servizio che avrei seguito a Napoli dissi che lo avrei contentato purché il trasloco
             fosse avvenuto prima dell’epoca in cui a Milano si rinnovavano gli affitti».
                36  Dickie stesso, tuttavia, sottolinea che il tema dovrebbe essere approfondito, cfr. J.
             Dickie, Ritratto di questore con mafia, cit., pp. 174-175.
                37  Sul trasferimento a Milano, cfr. “Decreto”, 18/06/1890, in Fasc.Ballanti.
                38  Su Giovanni Codronchi Argeli, già prefetto a Napoli e sottosegretario al ministero
             dell’Interno nel 1875, cfr. N. Galassi, Giovanni Codronchi Argeli, in Galassi N., Figure e
             vicende di una città, Editrice Coop, Imola, 1986, vol. II, pp. 285-375. Cenni biografici
             anche nel saggio di Erminia Cicozzi, cfr. E. Cicozzi, L’archivio del Commissariato Civile
             per la Sicilia, «Clio», 2006, 1, p. 101, nota 49; R. Cambria, CODRONCHI ARGELI G. Jr., in
             Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XXVI, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana,
             1982, pp. 605-615; sul suo impegno a Napoli, cfr. G. Aliberti, Potere e società locale nel
             Mezzogiorno dell’800, Laterza, Roma, 1987, p. 167; sul suo impegno a Milano, cfr. M.
             De Nicolò, Trasformismo, autoritarismo, meridionalismo. Il ministro dell’interno Giovanni
             Nicotera, Il Mulino, Bologna, 2006, p. 282; F. Fonzi, Crispi e lo Stato di Milano, Giuffré,
             Milano, 1972, p. 38.
                39  “Codronchi a commendator Berti”, copia di telegramma n. 14495 del 02/10/1890,
             in Fasc.Ballanti.


             n.43                            Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018
                                                      ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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