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alla criminalità e al banditismo – ma sarebbe bene non dimenticare le
numerose voci che vogliono che la Fratellanza di Favara sia in realtà
una forma, per quanto violenta, di associazionismo popolare e repub-
blicano 40 – a Milano egli presterà servizio nella settima sezione, quella
delle fabbriche e delle organizzazioni operaie, e avrà il delicato compito
di controllare anarchici e socialisti. Sono a sua firma i rapporti che rac-
contano al questore milanese le prime avvisaglie della preparazione di
un’agitazione su vasta scala nelle industrie meccaniche della città, in
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particolare negli stabilimenti Vago e Breda . Nel luglio del ’91 quel
movimento è solo accennato ma, di lì a breve, assumerà le dimensioni
del primo sciopero generale di categoria degli operai meccanici di
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Milano, per l’abolizione del cottimo in tutto il Regno d’Italia : Codron-
chi, valendosi delle capacità del funzionario nella gestione della
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piazza , affiderà a Ballanti la direzione del servizio all’Arena Civica,
luogo di riunione per migliaia di operai durante i giorni dello sciopero.
A quell’incarico, che varrà all’ufficiale una promozione di classe per
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merito , ne seguiranno altri, di sovente nelle piazze e nelle strade, a
diretto contatto con le popolazioni dei quartieri operai di Milano.
Il rapporto professionale con Codronchi non si interromperà dopo il
trasloco di Ballanti dal capoluogo lombardo. Il funzionario incontrerà
nuovamente il senatore imolese di lì a qualche anno, al tempo del Regio
Commissariato Civile per la Sicilia. Terminato il mandato di Codronchi
in Lombardia, difatti, Ballanti torna nell’isola. Nelle campagne del
Palermitano e in tutte le altre province si è diffuso il movimento dei
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Fasci e l’agitazione è ormai degenerata nelle violenze di piazza .
Quando il 23 aprile 1896, all’indomani dello stato d’assedio, il senatore
Codronchi giunge a Palermo per assumere il ruolo di regio commissario
civile, Cesare si trova in città. Gli anni appena trascorsi sono stati per
lui molto difficili: nel 1892, un fratello, farmacista a Roma negli stessi
40 Cfr. supra, p. 5, nota 31.
41 Cfr. “Ispettore Cesare Ballanti a questore di Milano”, nota di gabinetto n. 43 del
15/07/1891, in Asm, Questura, Gabinetto, b. 84. Si veda anche quanto scrive Susanna
Di Corato Tarchetti, cfr. S. Di Corato Tarchetti, Anarchici, governo, magistrati in Italia.
1876-1892, Carocci, Roma, 2009, p. 286.
42 Su tali vicende, e per una bibliografia su questi temi, cfr. A. Azzarelli, Soldati e
ordine pubblico. Il caso dello sciopero degli operai meccanici del 1891 a Milano, «Società e
Storia», 153, 2016, pp. 417-444.
43 Durante il periodo milanese Ballanti otterrà varie promozioni. Fu ad esempio pro-
mosso per la gestione di alcuni tafferugli provocati da un gruppo di anarchici all’ingresso
delle cucine economiche della città, cfr. “Prefetto di Milano a ministero dell’Interno”, let-
tera n. 660 del 08/02/1892, in Fasc.Ballanti.
44 Cfr. “Decreto”, 07/07/1892, in Fasc.Ballanti.
45 Cfr. “Direttore generale P.S. a prefetto di Milano”, copia di telegramma del
01/12/1893, in Fasc.Ballanti.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018 n.43
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)