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           subita da parte delle scienze sociali (senza per carità voler rinnegare
           nulla delle acquisizioni che esse hanno consentito alla disciplina), si
           sia  alla  lunga  tradotta  in  un  impoverimento.  Ritengo  che  sia  oggi
           importante riconsiderare, sia pure su basi nuove, legami e rapporti con
           le cosiddette humanities. Non intendo piegarmi, del resto sarei anche
           ridicolmente fuori tempo, al cosiddetto linguistic turn. Il racconto di
           Addamo, la città di Catania rappresentata nel suo romanzo, non ci
           invita a togliere i paletti che separano il romanziere dallo storico, ma
           ci spinge a chiederci cosa e come della sua rappresentazione di un
           mondo ‘finto’ può essere utile in termini di approccio e di modalità di
           analisi di società complesse per ricostruire il nostro (di storici) mondo
           “finito” (il passato). La sua descrizione del consenso al fascismo, il rap-
           porto tra spazio e società costruito nel corso della vicenda che si svolge
           a  Catania  negli  anni  di  guerra,  offrono  indicazioni  che  possono,
           appunto per la loro complessità, essere messe a frutto, con i modi che
           sono loro propri, dagli storici.
               Storia e letteratura ricostruiscono, ciascuno con protocolli e per-
           corsi  diversi,  mondi  complessi,  cioè  strutturati  con  articolazioni  e
           legami in cui si addensano processi e vicende che definiscono e carat-
           terizzano una storia o un racconto. Il mondo ‘finto’ dei letterati e il
           mondo “finito” degli storici richiedono per rispondere alla domanda di
           conoscenza del reale (ché di questo in fondo si tratta) rappresentazioni
           complesse e adeguate che possono essere confrontate nelle modalità
           di costruzione e nell’efficacia esplicativa. Non si tratta di confrontare
           ‘retoriche’ (ed è banale osservare che anche gli storici utilizziamo reto-
           riche), ma – va ripetuto – modalità e percorsi esplicativi di rappresen-
           tazione con l’obiettivo di produrre ‘sapere’.




























           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aagosto 2018      n.43
           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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