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Candiani (letture)_8 14/12/18 09:32 Pagina 619
A proposito della recente riflessione sulla storia navale di Richard Harding 619
diplomazie; l’Inghilterra riuscì infatti, pur con un esercito permanente
di ridotte dimensioni, a colpire duramente gli imperi coloniali sia fran-
cese e sia spagnolo. La successiva guerra d’Indipendenza americana
(1775-83) dimostrò che le flotte da battaglia potevano essere gli arbitri
di una proiezione di potere sul piano globale. Essa dimostrò però
anche che il margine tra la vittoria e la sconfitta era così ridotto che
nessuna potenza, nemmeno l’Inghilterra, poteva permettersi di
ridurre il suo potere navale senza rischiare catastrofiche conse-
guenze, una lezione che gli inglesi non avrebbero dimenticato.
Il terzo capitolo presenta un approccio di tipo tematico ed è quello
nel quale Harding vuole offrire i maggiori spunti per nuove ricerche.
Spingendo l’indagine fino al mondo attuale, l’a. analizza innanzi tutto
il rapporto tra marine militari e società, sia quelle che le hanno
espresse e incorporate, sia quelle con cui si sono dovute scontrare.
La prima questione affrontata è la relazione tra marine e globalizza-
zione. Mentre si può essere certi che le flotte occupano un ruolo cen-
trale nella storia della bilancia globale del potere (e non solo di quello
strettamente navale), meno sicuro è il loro rapporto con la globaliz-
zazione. Le marine hanno avuto un ruolo sicuramente importante
nello scambio economico globale e nella convergenza dei vari sistemi
di potere, anche se sotto questo profilo resta dibattuta la loro impor-
tanza nell’imposizione della volontà europea alle società non europee;
più problematico tuttavia è stato il loro ruolo nella convergenza cul-
turale delle società e nei reciproci scambi simbolici, per il quale gli
studi effettuati sono ancora troppo limitati. Una seconda questione,
ancora più dibattuta, è la parte avuta dalle marine nello sviluppo eco-
nomico e industriale dell’età moderna, come porzione del più ampio
framework mercantile; sotto questo profilo, un punto particolarmente
controverso è rappresentato dalla funzione della schiavitù nel pro-
cesso di industrializzazione inglese, all’interno del quale il contributo
della difesa navale del traffico legato alla tratta degli schiavi è ancora
poco studiato. Una terza questione è relativa al rapporto tra marine
e sviluppo tecnologico e scientifico. Se l’importanza della tecnologia
all’interno dello sviluppo storico navale è sicuramente ben documen-
tata, molti studi sono però focalizzati sugli strumenti e sulle loro pre-
stazioni, e molto pochi li esaminano invece nel contesto economico e
sociale che li sostiene; un secondo aspetto che andrebbe meglio stu-
diato è il trasferimento di tecnologie tra differenti stati e un terzo
quello del ruolo delle marine nelle esplorazioni e scoperte scientifiche
– la storia delle marine come istituzioni scientifiche deve essere
ancora scritta.
n.44 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)