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Favarò (saggi)_5  19/04/19  17:30  Pagina 124






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                 los naturales del pais parece que muestran un grande amor y fidelidad acia el
                 real servicio de V.M. pero al mismo tiempo oygo decir que se quejan de que los
                 quieren abandonar y fundar su opinion con lo sucedido en Napoles y Milan y
                 conque no se les embia socorro para su defensa y aun se me ha supuesto que
                 pasan a discurrir sobre el temor de perder sus privilegios si en el caso de verse
                                                                    65
                 atacado este reyno se oponen a su defensa sin mas tropas .
                    Le difficoltà finanziarie – annualmente le spese superavano le entrate
                 di circa 63.817 scudi, cui si aggiungevano gli 86.634 di interessi per i
                 debiti contratti, all’interesse dell’8%, dalla corte viceregia 66  – e la scarsa
                 disponibilità mostrata da Filippo V a inviare risorse e rinforzi militari
                 non consentirono interventi significativi nella struttura difensiva. In
                 realtà, ancora una volta, i provvedimenti legati alla sfera militare non
                 riguardarono esclusivamente la possibilità di difendere il Regno da attac-
                 chi nemici, ma ebbero ripercussioni nel più ampio contesto politico,
                 caratterizzato dai difficili equilibri fra poteri locali e potere centrale. Ciò
                 emerse chiaramente nella primavera del 1708, quando a seguito delle
                 continue insistenze del viceré Balbases, Filippo V si risolse a inviare nove
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                 navi  e  tremila  soldati  spagnoli,  francesi  e  irlandesi .  Agli  irlandesi
                 (comandati da un capitano francese, il conte di Mahony) fu affidato il
                 compito,  tradizionalmente  assunto  dalle  maestranze  cittadine,  della
                 difesa dei baluardi della città di Palermo. Tale disposizione, che andava
                 a infrangere un’antica consuetudine, fu percepita come lesiva di un
                 patto non scritto fra governanti e governati e funse da detonatore per lo
                 scoppio di tumulti che investirono la capitale e che richiesero, per la loro
                 risoluzione, la sperimentazione di nuove pratiche di negoziazione.
                    Per quanto non si voglia, in questa sede, ricostruire le dinamiche
                 della rivolta – fra l’altro già trattate da Antonio Álvarez Ossorio, da
                 Domenico Ligresti e da Marina Torres Arce – è interessante sottolineare
                 la complessità dell’equilibrio esistente fra la difesa e la conservazione
                 del Regno in un frangente in cui, da un lato, il sovrano e il viceré teme-
                 vano che le milizie regnicole potessero, armate, agevolare lo sbarco




                    65  Ags, Estado, leg. 6126, f. 15, Madrid 17 settembre 1707, El Consejo de Estado: con
                 carta del Marques de los Balbases, dando quenta de su arrivo a Palermo y haver tomado
                 posesion de los cargos de virrey de Sicilia y de las providencias que convendra dar para
                 la seguridad de aquel reyno.
                    66  Ahn, Estado, leg. 1847, n.n., Palermo 30 agosto 1707.
                    67  Cfr. A. Álvarez-Ossorio, ¿El final de la Sicilia española? Fidelidad, familia y venali-
                 dad bajo el virrey marqués de los Balbases (1707-1713), in Id., B.J. García, V. León (a
                 cura di), La pérdida de Europa. La guerra de Sucesión por la Monarquía de España, Fun-
                 dacíon Carlos de Amberes, Madrid, 2007, pp. 831-911; D. Ligresti, Viceré, senato, nobiltà,
                 maestranze, popolo e plebe nella sommossa di Palermo del 1708, cit.; Id., Le armi dei Sici-
                 liani. Cavalleria, guerra e moneta nella Sicilia spagnola (secoli XV-XVII), Mediterranea.
                 Ricerche storiche, Palermo, 2013, pp. 133 e sgg.


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019      n.45
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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