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Favarò (saggi)_5 19/04/19 17:30 Pagina 119
Una Nueva Planta nella Sicilia di Filippo V: riforme militari... 119
della compagnia di dragoni precedentemente soppressa, fratello del
duca de la Gracia, pretore della città di Palermo; don Carlos de Reque-
sens, cavaliere dell’ordine di San Giovanni e fratello del principe di Pan-
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telleria; don Pietro Notarbartolo, figlio del barone di Carcaci .
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Successivamente fu definita la composizione delle compagnie : ognuna
avrebbe contato come ufficiali, oltre al capitano, un tenente, un alfiere,
un marescal de logis o furriel; come soldati, due brigadieri o capi di
squadra e trentaquattro uomini incluso el trompeta.
I capitani avevano il diritto di eleggere i brigadieri e proporre una
rosa di nomi per le cariche di marescal de logis o furriel, mentre la
nomina dei tenenti e degli alfieri di ogni singola compagnia spettava al
viceré. Il marchese di Bedmar assegnò la carica di tenente e alfiere della
compagnia di Nicola del Bosco rispettivamente a don Ramon Perera e
don Blas Garraffs; le stesse cariche per la compagnia di Domenico Luc-
chesi furono conferite a don Manuel Hernandez e a don Joseph
Maquion; a don Honorate Ricart e a don Ignacio Corsino per quella di
Carlos Requesens e, infine, a don Pedro Zuloaga e a don Jacobo Lina-
res per quella di Pietro Notarbartolo. Si specificava, inoltre, che tutti
gli ufficiali «de cadauna de esta compania se han de montar equipar y
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vestir a su costa» , mentre i trentasei soldati, inclusi i brigadieri,
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sarebbero stati vestiti, equipaggiati e armati por quenta del rey . Il
costo del mantenimento dei cavalli, infine, non avrebbe in alcun modo
gravato sulle casse regie, perché le istruzioni emanate dal viceré pre-
vedevano che ogni soldato reclutato si dotasse autonomamente del pro-
prio cavallo.
Alle quattro compagnie, al fine di rendere più efficiente la linea
difensiva da contrapporre a una possibile avanzata nemica, si sareb-
bero potute aggiungere due compagnie di cavalli corazzati spagnoli,
così da poter disporre in totale di sei compagnie a supporto della fan-
teria. Come capitani furono nominati don Joseph La Rosa, preceden-
temente capitano del tercio fijo, e don Vicente Jadul, capitano
riformato. Nelle rispettive compagnie avrebbero servito come tenenti
don Tomas Ruiz e don Antonio Dubois, come alfieri don Gabriel Don-
guelberg e don Luis de Ayllon y Toledo. Senza alcuna distinzione, ai
capitani era corrisposto un soldo mensile di quaranta scudi ciascuno,
più quattro razioni di foraggio al giorno, a ragione di un tarì per
47 Ahn, Estado, leg. 1847, n.n., Madrid 23 ottobre 1706.
48 Ivi, 31 agosto 1706, Ordenes y disposiciones del virrey.
49 Ibidem.
50 Un’unica eccezione era rappresentata dalla compagnia di Requesens, perché questi
«ha ofrecido voluntariamente y en demonstracion de su gran zelo al real servicio hazer
el de levantar a su costa para su compania treinta hombres montados vestidos y equi-
pados» (Ibidem).
n.45 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)