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Scavino (saggi)_6  19/04/19  17:31  Pagina 150






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                 sentata spesso da un membro giovane della famiglia stessa , avente
                 competenze  legate  quasi  esclusivamente  alla  navigazione.  A  tale
                 disgiungimento concorse la diffusione del telegrafo, che rivoluzionò le
                 modalità di trasmissione delle informazioni, in particolar modo di quelle
                 di carattere commerciale: molti armatori camogliesi possedevano un
                 proprio ufficio in città (Genova), da dove gestivano ogni dettaglio della
                 propria attività, raccogliendo e analizzando le notizie sull’andamento
                 dei noli per poi trasmettere al proprio capitano tutte le informazioni
                 necessarie al maggior guadagno. Talvolta, inoltre, gli armatori viaggia-
                 vano fisicamente e in prima persona per contrattare i noli più profitte-
                 voli per le proprie imbarcazioni: al centro di tale mercato vi era Londra,
                 dal momento che tutte le grandi compagnie di commercio internazionali
                 possedevano un proprio ufficio nella capitale britannica, che rappre-
                                                                                58
                 sentava il vero e proprio cuore finanziario dell’economia mondiale .
                    Tra  detti  armatori,  si  può  annoverare  Emanuele  Boggiano,  una
                 figura esemplare per una efficace rappresentazione del mondo arma-
                 toriale di Camogli nell’ultimo terzo del XIX secolo. Proprietario di tre
                 bastimenti (il Fedele, il Quaker’s City e il Rocco Schiaffino), Emanuele
                 Boggiano risulta tra gli armatori più attivi e intraprendenti dell’intero
                 panorama di Camogli: in costante contatto con i propri capitani ,
                                                                                   59
                 conosceva e praticava gli ambienti internazionali, costituiti da media-
                 tori, broker e grandi compagnie di commercio per cui metteva a dispo-
                 sizione le proprie navi. Per esempio, il 5 aprile 1880, con la mediazione
                 della compagnia H. Clarkson & Co., contrae un nolo per il suo basti-
                 mento di maggiori dimensioni, il Quaker’s City (872 tonnellate di regi-



                    57  È una pratica che diventa assolutamente frequente e preponderante: solitamente
                 sono i parenti più giovani a ottenere il comando del bastimento. Spesso, in assenza di
                 parenti prossimi con le qualifiche necessarie, si ricorre alle parentele acquisite: in caso
                 di matrimonio, non è raro ricevere un comando insieme alla dote. Cfr. caso di Ferrari
                 Giovanni Bono e Chiesa Bartolomeo, entrambi cognati di Schiaffino Erasmo, di cui spo-
                 sano le due figlie.
                    58  Sui legami tra mondo finanziario e armatoriale inglese: S.G. Sturmey, British ship-
                 ping and world competition, The Anthlone Press, London, 1962; A.W.Kirkaldy, British ship-
                 ping: its history, organization and importance, Kegan Trench Trubuer & Co., London, 1914;
                 S.D. Chapman, The rise of merchant banking, Routledge, London, 1984. In particolare sul
                 ruolo ricoperto dalla comunità greca di Londra: T. Catsiyannis, The Greek community of
                 London, Nikos Smyrnis, 1992; G. Harlaftis, A history of Greek-owned shipping. The making
                 of an international Tramp Fleet, 1830 to present day, Routledge, London, 1996; Id., Pat-
                 terns  of  ownership  and  finance  in  the  Greek  deep-sea  steamship  fleet,  1880-1914,
                 «Research in Maritime History», St. John’s Newfoundland, No. 6, 1994, pp, 139-165.
                    59  All’interno del materiale documentario conservato dal Civico Museo Marinaro di
                 Camogli si trova una discreta mole di corrispondenza tenuta da Emanuele Boggiano
                 nella gestione delle proprie attività; riceve lettere da Costantinopoli, da Batavia, da Fila-
                 delfia, prevalentemente da parte di propri capitani, suoi parenti, che relazionano in
                 merito a problemi occorsi nella navigazione (un’avaria che obbliga a contrarre dei prestiti
                 improvvisi, una malattia a bordo ecc.).


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019      n.45
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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