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Il caso di Camogli: prospettive per lo studio di una comunità marittima globale (1820-1890) 153
cio: assoluta novità, considerando il fatto che a Camogli si tentarono
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solo raramente esperimenti di questo genere .
L’estensione dei traffici e dei commerci camogliesi è stata sopra pre-
sentata: si consideri, però, che su queste navi viaggiavano gli uomini
di Camogli. In quasi ogni porto del globo si poteva trovare un camo-
gliese: a restituire un’immagine significativa in questa direzione con-
corrono proprio le fonti notarili di Camogli; quasi un paradosso, se si
considera come siano proprio le fonti ‘locali’ per eccellenza a rappre-
sentare la dimensione globale di una comunità. Per esempio, il 4 gen-
naio 1887, l’agente consolare italiano a Penang (Malesia), rilasciava un
foglio di procura per la gestione di una divisione di beni, in nome di
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Lorenzo Bozzo, «residente e stabilito in Penang », a favore della di lui
sorella Benedetta. La medesima tipologia di documento viene rilasciata
per Eleonora Olivari, moglie di Brigneti Lorenzo, residente a Boston ;
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innumerevoli, poi, le procure provenienti dall’America Latina, dal
momento che la presenza di camogliesi a Buenos Ayres, Montevideo o
Callao era assai rilevante. Soprattutto in questi luoghi, infatti, per un
capitano o un marinaio di passaggio, trovandosi nel bisogno di reperire
dei testimoni per la stipula di un determinato contratto, era assai facile
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trovare volti conosciuti e provenienti dal medesimo borgo .
Con il tempo, come anticipato, si assiste a una diminuzione gene-
ralizzata delle attività marittime in termini quantitativi: il processo è
duplice, e coinvolge sia la cima della piramide sociale, sia la base. Da
una parte, si verifica un restringimento dei gruppi armatoriali (dovuto
alle maggiori necessità finanziarie richieste per l’armamento di una
singola imbarcazioni), dall’altra ne consegue la diminuzione delle pos-
66 La storia della Casa Figari & Hijos è emblematica: il fondatore, Giovanni Figari, si
stabilì a Lima negli anni ’40 del secolo. Compare citato dal console sardo a Lima nel
1852: Ast, Consoli nazionali, Lima. «Figari Giovanni, nativo di Camogli, Provincia e
Ducato di Genova, commerciante in Lima, ivi ammogliato, da più di dodici anni con fami-
glia, che non ha intenzione di tornare in patria, tiene un capitale di trentamila pezzi e
più». Compare in più occasioni come rappresentante della Mutua Camogliese a Lima:
Museo Civico Marinaro di Camogli, Assicurazioni varie, Rappresentanti all’estero della
Società di Mutua Assicurazione Marittima Camogliese, 1881. La stessa casa di commer-
cio Figari si trova implicata nel traffico di coolies, dal momento che il governo peruviano
notifica diversi bastimenti che operano tale trasporto per conto della casa Figari: Acs,
Ministero della Marina, Direzione generale della marina mercantile, Miscellanea uffici
diversi 1861-1869, 271.
67 Asge, Notai III Sezione, 689, n. 62.
68 Asge, Notai III Sezione, 1616, n. 515.
69 Asge, Notai III Sezione, 504, n. 630: è il caso di cap. Figari Benedetto di Gio. Batta,
trent’otto anni, nella necessità di procurare la moglie Angela Massa per la gestione delle
proprietà: «[…] presenti i signori Cichero Fortunato, fu Antonio, di anni trentasei, nativo
di Camogli (Genova), negoziante in Calle 25 de Mayo, 81, e Antola Angelo di Pasquale,
d’anni ventisei, nativo di Genova, impiegato in Calle 25 de Mayo, 81, ambi qui dimoranti,
testimoni noti e idonei.
n.45 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)