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Viviana Mellone, Napoli 1848. Il mo- condo dialogo critico con la storia
vimento radicale e la rivoluzione, Fran- culturale del Risorgimento e con i la-
coAngeli, Milano, 2017, pp. 301 vori sulla dimensione conflittuale
delle trasformazioni politiche dell’Ot-
Confrontandosi con un luogo clas- tocento italiano.
sico della storiografia di argomento Lo studio si articola in quattro
quarantottesco, lo studio di Viviana parti, di ampiezza e profondità diffe-
Mellone rivisita lo svolgersi della ri- renti. La prima parte prende le mosse
voluzione nelle strade di Napoli, of- dalla ricostruzione prosopografica dei
frendo sia un notevole approfondi- profili dei 25 radicali calabresi che
mento nella conoscenza fattuale degli costituirono il primo e il più compatto
eventi, sia un significativo aggiorna- nucleo della mobilitazione napoletana
mento di consolidate interpretazioni. del 1848. Il metodo prosopografico –
La vita politica nella capitale delle che ha trovato scarsa applicazione
Due Sicilie è per la prima volta presa nel panorama della storiografia ri-
in esame nei suoi caratteri specifici, sorgimentista – permette di ricono-
nell’intento di ricostruire le dinamiche scere il profilo intergenerazionale e
della mobilitazione popolare di cui la l’estrazione sociale tipicamente bor-
città fu teatro nei convulsi mesi tra ghese di questi militanti, per i quali
l’insurrezione palermitana e la gior- divenne un punto di riferimento la
nata del 15 maggio. La prospettiva società segreta dei Figliuoli della Gio-
adottata privilegia lo studio dei rap- vine Italia, fondata nel 1833 da Be-
porti tra la piazza napoletana e un nedetto Musolino e assurta presto a
particolare gruppo di patrioti demo- principale associazione cospirativa
cratici, il cui armamentario morale e democratica del Mezzogiorno conti-
ideologico si dimostrò adattabile alla nentale. L’elaborazione teorica com-
mutevolezza della situazione e fun- piuta da Musolino e negli ambienti
zionale alla convergenza con ampie della setta attorno al concetto della
fasce della popolazione cittadina che virtù civile collocò l’attività dei de-
non necessariamente condividevano mocratici calabresi all’interno delle
i punti qualificanti del programma più ampie correnti del pensiero re-
repubblicano. L’accento è dunque pubblicano atlantico e pose le basi
posto sui fattori che determinano la dell’attenzione rivolta dai radicali alla
convergenza: i «significati» dell’attivi- moralizzazione e al ricambio del per-
smo democratico-radicale e i «campi sonale amministrativo nell’agitazione
di esperienza» attraverso i quali av- del 1847 e nel frangente quarantot-
viene la graduale politicizzazione di tesco. Il discorso radicale sulla virtù
individui precedentemente estranei non si sviluppò, tuttavia, solo nella
alla lotta politica (p. 22). Su queste forma di riflessione teorica. Cruciali
basi, la ricerca procede attraverso nella sua definizione furono, infatti,
l’analisi di un ricco nucleo di fonti il contatto con il movimento romantico
inedite, che permette, a sua volta, di calabrese fondato da Vincenzo Padula
meglio comprendere la documenta- e Domenico Mauro (egli stesso espo-
zione già nota e di porne in rilievo nente di primo piano del gruppo),
aspetti sin qui trascurati, in un fe- nonché l’inserimento dei militanti al-
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019 n.45
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)