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Studenti e rifugiati: i giovani iraniani nell’Italia del secondo dopoguerra   109


                    infrastrutture iraniane, visto che Teheran era il quarto fornitore di pe-
                    trolio per l’Italia .
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                    La situazione in Iran

                       A fronte di questa immagine positiva dello Scià, protagonista della
                    vita mondana internazionale e attivo nei rapporti diplomatici, la situa-
                    zione in Iran non era facile. Dopo il colpo di Stato, il potere del sovrano
                    era preservato da un imponente apparato repressivo e nel 1957, con
                    l’aiuto dei servizi segreti israeliani, della Cia e dell'Fbi, venne creata
                    Savak, una polizia segreta che aveva il compito di individuare e di re-
                    primere qualsiasi espressione di dissenso . Le organizzazioni politiche
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                    furono messe fuori legge, chiusi i giornali mentre migliaia di membri
                    del Fronte Nazionale (la coalizione che aveva sostenuto Mossadeq) e
                    del partito comunista Tudeh furono imprigionati .
                                                                    18
                       Reza Palhavi, intento a modernizzare la Persia seguendo il modello
                    occidentale, instaurò – sostiene Peyman Vahabzadeh – «a typical post-
                    World War II Third World model of authoritarian, top-down, economic
                    development by making alliance with the United States» . Alla fine
                                                                             19
                    degli anni Cinquanta, la situazione economica del Paese non era flo-
                    rida, per via della diminuzione degli introiti del petrolio, e l’Iran fu così
                    costretto a richiedere prestiti agli Stati Uniti e alla World Bank. I legami
                    con Washington diventarono ancor più stretti e l’amministrazione di
                    John Kennedy non mancò di fare pressioni affinché il governo atte-
                    nuasse i suoi caratteri più autoritari e procedesse a riforme democra-
                    tiche. Fu in questo contesto che Reza Pahlavi lanciò la Rivoluzione



                       16  G. Bogo, La “special liaison” Roma- Teheran, cit..
                       17  F. Sabahi, Storia dell’Iran, cit., p. 87. Sulla Savak, cfr. D. Hiro, Iran under the
                    Ayatollahs, Routledge and Kegan Paul, London, 1985, p. 92-98; G. Reza Afkhami, Life
                    and Times of the Shah, University of California Press, Berkeley, 2009, pp. 381-391. Sui
                    metodi della Savak, anche E. Abrahamian, Tortured Confessions, University of California
                    Press, Berkeley, 1999.
                       18  Tudeh, fin dalla sua fondazione (nel 1941), aveva privilegiato una stretta collabo-
                    razione con il mondo sciita. Uno dei fondatori del partito così ne aveva delineato le scelte
                    strategiche: «un vero comunista deve sempre adottare il marxismo al contesto locale. Se
                    un comunista iraniano adotta tale e quale il programma del partito comunista tedesco,
                    o di qualsiasi partito comunista dei paesi industrializzati, fallirebbe indubbiamente nel
                    rivolgersi alle grandi masse» (M. Ly, Iran 1978-1982. Una rivoluzione reazionaria contro
                    il sistema, Prospettiva edizioni, Roma, 2003, pp. 39-40). Cfr. S. Zabih, The Communist
                    Movement in Iran, University of California Press, Berkeley and Los Angeles, 1966; E.
                    Abrahamian,  Iran  Between  Two  Revolutions,  Princeton  University  Press,  Prionceton
                    N.J., 1982.
                       19  P. Vahabzadeh, Organization of Iranian People’s Fadāʾi, in Encyclopædia Iranica,
                    Ehsan Yarshater (ed.), Routledge & Kegan Paul, London, 2016, pp, 24-37.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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