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                cultura  italiana  patrocinato  da  Lu-  È in questo contesto che la pre-
                dovico  Antonio  Muratori  nelle  sue   senza di un frate maltese, che si ac-
                celebri Riflessioni sopra il buon gusto   creditava  come  buon  conoscitore
                intorno le scienze e le arti (1708).    dell’arabo e capace di leggere un an-
                   Come  ben  ricordava  Domenico   tico  manoscritto  custodito  nell’aba-
                Scinà nel suo Prospetto della storia   zia di San Martino, attirò l’attenzione
                letteraria di Sicilia nel secolo decimot-  di uno dei protagonisti della cultura
                tavo,  (3  voll.,  presso  Lorenzo  Dato,   palermitana e della politica siciliana
                Palermo 1824-1827; ma si veda per   di quegli anni: Alfonso Airoldi, Giu-
                le pagine dedicate al Vella D. Scinà –  dice  della  Monarchia,  esponente  di
                A. Baviera Albanese, L’arabica impo-  quel mondo accademico fatto di co-
                stura, Sellerio, 1978), alla fine degli   muni interessi, di amicizie e di soli-
                anni Settanta, la cultura accademica   darietà  di  ceto  (l’Airoldi  aveva  stu-
                cittadina aveva trovato più forti ra-  diato nel Collegio dei Teatini, avendo
                gioni  di  legittimazione  nel  contesto   come  compagni  tra  gli  altri  il  prin-
                delle  nuove  istituzioni  culturali  e   cipe di Torremuzza, Giuseppe Becca-
                nuove  occasioni  e  opportunità  di   delli  di  Bologna,  marchese  della
                confronto,  come  stanno  a  testimo-  Sambuca,  poi  successore  del  Ta-
                niare i ricordi di un viaggiatore come   nucci alla guida del Regno, e Ugone
                il De Borch, che dipingeva un quadro   Papè, poi vescovo di Mazara). E per
                abbastanza  positivo  della  cultura   comprendere  la  solidarietà  del  mi-
                palermitana di quegli anni.         lieux accademico palermitano non è
                   Nel luglio del 1777, Salvatore Ma-  da dimenticare che la storia delle ac-
                ria Di Blasi dava vita, nelle sale della   cademie non è solo storia del dibat-
                biblioteca  pubblica  di  Palermo,  ad   tito culturale e politico e delle forme
                una “Nuova Società di Letterati per   in cui esso si è, volta a volta, orga-
                la storia del Regno di Sicilia”. Avreb-  nizzato, quanto anche storia di stra-
                be  dovuto  occuparsi  dell’«esatta  e   tegie  sociali  e  culturali,  di  percorsi
                ben ragionata storia universale della   individuali, di ascese sociali, di ege-
                nostra  Sicilia»:  dalla  storia  antica   monie  culturali,  di  definizione  e  di
                alla  storia  ecclesiastica,  alla  storia   conquista  di  identità  personali  e  di
                civile, alle «diverse vicende del com-  gruppi sociali.
                mercio e i cambi e le misure e i pesi   È in questo contesto che Daniele
                e  le  monete  e  le  zecche,  e  quella   Siragusa  ben  colloca  e  ricostruisce
                dell’agricoltura e perciò tanto i pro-  l’avvio  dell’impostura,  mettendo  in
                dotti della fertile terra e i strumenti   luce, grazie ad una larga ricerca do-
                e le maniere di coltivarli e la storia   cumentaria,  l’intreccio  in  verità  as-
                naturale e in essa le pietre, l’erbe bo-  sai  complesso  dell’avvio  dell’opera-
                taniche, le miniere, i zolfi, i bitumi,   zione del Vella, tra appoggi entusia-
                le virtù delle acque, le terme, i vul-  sti  dell’Airoldi,  del  Torremuzza  e  di
                cani e il mare, i fiumi, le saline, la   altri  esponenti  più  accreditati  del
                navigazione [...], i cibi, le bevande, e   mondo accademico palermitano e le
                la storia letteraria [...]». In concreto,   prime voci critiche che si levarono da
                questo il piano proposto dal Di Blasi,   più giovani letterati: primo tra tutti
                la Società avrebbe cominciato a oc-  Rosario  Gregorio,  anch’egli  peraltro
                cuparsi di due «soli rami»: la storia   allievo dell’Airoldi. Fu l’Airoldi a por-
                sacra dell’isola e la storia letteraria   re sotto la sua protezione il Vella, a
                dell’isola, sulla base della Bibliotheca   prestar fede alle sue prime prove di
                Sicula del Mongitore.               traduzione  del  codice  dell’abazia  di





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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