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Gli Armeni in Italia nella seconda metà del ‘900                  29


                    nalistiche anti-comuniste di associare gli armeni e le loro istituzioni
                    religiose al potere sovietico .
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                       In realtà, tra gli anni ’50 e ’60, incontri come quello con il Katholikos
                    o con altri armeni in transito dall’Italia, rappresentò per la diaspora ita-
                    liana un’occasione per connettersi con il più vasto mondo armeno, in-
                    serendosi nella vasta rete di relazioni transnazionali che innervavano la
                    diaspora armena nel mondo. Tale tessuto di rapporti connetteva soprat-
                    tutto persone e realtà poste su versanti opposti della cortina di ferro.
                    Per molti armeni residenti nei paesi del blocco sovietico, pertanto, le
                    diaspore in Occidente rappresentavano una risorsa cruciale per otte-
                    nere la possibilità di espatriare alla ricerca di condizioni di vita migliori.
                    Lasciare i paesi sotto regime comunista non era facile, anche se non era
                    del tutto impossibile. Negli archivi italiani c’è traccia di alcuni casi, a
                    conferma del ruolo dell’Italia come terra di passaggio per chi riusciva a
                    fuggire dall’Est . La particolare geopolitica italiana nonché la presenza
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                    della Santa Sede nella penisola contribuivano a fare dell’Italia un im-
                    portante snodo per “gli emigrati” armeni. Fondamentale era soprattutto
                    la rete offerta dai Padri Mechitaristi, presenti anche nell’Europa dell’Est,
                    che potevano contare sul sostegno vaticano. Nel 1959, il segretario della
                    Congregazione dei Padri Mechitaristi di Venezia, padre Elia Pecikian,
                    inoltrò per tramite del card. Tisserant, prefetto della Sacra Congrega-
                    zione per le Chiese Orientali, una memoria indirizzata al Ministro degli
                    Interni italiano nella quale si chiedeva di concedere un visto di soggiorno
                    di tre mesi per due famiglie armene residenti a Bucarest in Romania, le
                    quali in via eccezionale avevano ottenuto dalle autorità rumene il per-
                    messo di lasciare il paese . Dalla memoria emergono chiaramente sia
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                    le motivazioni che ispiravano tale richiesta, sia la vasta rete di aiuto su
                    cui potevano contare gli armeni a livello internazionale:

                       Dette famiglie ci pregano con lacrime di liberarle dalla zona bolscevica dove
                    hanno patito molto. […] È tutto l’interesse delle famiglie e nostro di farli emi-
                    grare all’estero. E già abbiamo cominciato le pratiche per loro per avere i visti
                    per il Brasile e per Venezuela [sic] dove abbiamo amici intimi ed enti di Bene-
                    volenza Armeni che sono pronti per gli aiuti necessari e per il breve soggiorno
                    in Italia e quando saranno nei paesi di destinazione .
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                       30  A. Manoukian, Presenza armena, cit., p. 137.
                       31  Si veda il fascicolo conservato in Acs, Ministero dell’Interno, Gabinetto, Arch. Gen.,
                    Fasc. Correnti 1957-1960, B. 244, f. 15383 "Famiglie Armene soggiorno in Italia".
                       32   Si tratta della famiglia di Harotiun Garabedian e della moglie Diruhi Calfaian, e
                    quella di Museh Deimengian, con la moglie Serpuhi Calfaian e la loro figlia Agavni. Si veda
                    la lettera del 12 maggio 1959 del card. Eugène Tisserant al prefetto Marzisa, capo di gabi-
                    netto del Ministero dell’Interno, con l’accluso Pro-memoria di padre Elia Pecikian al Mini-
                    stro dell’Interno, 13 maggio 1959, in Acs, Ministero dell’Interno, Gabinetto, Arch. Gen.,
                    Fasc. Correnti 1957-1960, B. 244, f. 15383 "Famiglie Armene soggiorno in Italia", s.n.
                       33  Ibidem.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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