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                riguardò persone provenienti dall’Egitto, mentre più limitati furono gli
                arrivi dall’area siro-libanese, dall’Iraq e, infine, dall’Iran: l’ultimo in or-
                dine cronologico verificatosi a seguito della rivoluzione khomeinista.
                Pur  quantitativamente  abbastanza  modesti,  questi  apporti  incisero
                profondamente  sulla  struttura  demografica,  culturale,  socio-econo-
                mica e religiosa dell’ebraismo italiano e, in particolare, della comunità
                di Milano, fin dagli anni Venti principale approdo di questa composita
                diaspora orientale . Per tali motivi non sembra inutile analizzare que-
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                sto tema, ancora relativamente poco indagato dalla storiografia, con-
                centrandosi in particolare sull’atteggiamento dello Stato, della società
                e dell’ebraismo italiani nei confronti dei primi di questi afflussi, verifi-
                catisi in concomitanza con le crisi mediorientali del 1948 e del 1956,
                riguardanti, in modo prevalente ma non esclusivo, ebrei provenienti
                dall’Egitto .
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                Antefatti

                   Per comprendere appieno il ruolo dell’Italia nei movimenti migratori
                che riguardarono le comunità ebraiche mediorientali e nordafricane
                nella seconda metà del Novecento, e le particolari modalità con cui


                secoli XVIII-XX, Giuntina, Firenze, 2003, pp. 79-106; M.M. Roumani, The Jews of Libya:
                Coexistence, Persecution, Resettlement, Sussex Academic Press, Brighton, 2008; P. Ros-
                setto e B. Spadaro, Across Europe and the Mediterranean Sea Exploring Jewish Memories
                from Libya, «Annali di Ca’ Foscari», 50 (2014), pp. 37-52. Sul ruolo dell’Italia come tappa
                di passaggio o come approdo stabile per gli ebrei libici, cfr. C. Renzo, “Attraversarono il
                mare su terra asciutta”: gli ebrei di Libia nei campi profughi in Italia e nel regime interna-
                zionale dei rifugiati nel secondo dopoguerra (1948-1949), «Italia Contemporanea», 295
                (2021), pp. 193-221; P. Rossetto, “On pensait revenir à la fin de l’été”: le départ des juifs
                de Libye en 1967, entre rupture et continuité, «Diasporas. Circulations, migrations, his-
                toire», 27 (2016), pp. 94-104; Ead., “We Were all Italian!”: The construction of a sense of
                Italianness’ among Jews from Libya (1920s-1960s), «History and Anthropology», 2021,
                DOI: 10.1080/02757206.2020.1848821.
                   8  Sulla consistenza dei diversi afflussi cfr. S. Della Pergola, Anatomia dell’ebraismo
                italiano. Caratteristiche demografiche, economiche, sociali, religiose e politiche di una mi-
                noranza, Carucci, Roma-Assisi, 1976, pp. 62-66.
                   9  Una significativa eccezione rispetto al relativo silenzio della storiografia rispetto a
                questa  tematica  è  rappresentato  dallo  sforzo  documentario  promosso  dal  progetto
                Edoth, della Fondazione Cdec, che a partire dal 2011, riprendendo un pionieristico la-
                voro avviato fin dagli anni Ottanta, ha realizzato oltre 140 interviste riguardanti ebrei
                mediorientali, residenti in Italia, con particolare riguardo per gli esodi verificatisi tra gli
                anni Cinquanta e Sessanta. Per una prima illustrazione del progetto cfr. https://www.
                cdec.it/ricerca-storica-e-progetti/aree-di-ricerca/edoth-ebrei-del-mediterraneo-e-del-me
                dio-oriente/ [ultima consultazione 18 febbraio 2021]. Si coglie qui l’occasione per rin-
                graziare Liliana Picciotto e Manuela Buaron per la liberalità con cui hanno messo a mia
                disposizione,  in  vista  della  preparazione  di  questo  saggio,  le  testimonianze  raccolte
                nell’ambito di tale progetto.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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