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                mento migratorio che sarebbe proseguito fin nei primi decenni dell’Ot-
                tocento .
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                   Salonicco,  Costantinopoli,  Smirne,  Alessandria  d’Egitto  e,  in  mi-
                sura minore, Aleppo e il Cairo furono le principali mete di questo mo-
                vimento, quantitativamente limitato ma qualitativamente significativo,
                che poté giovarsi tanto della maggior intraprendenza dei commercianti
                livornesi e dell’ampiezza dei loro network transnazionali, quanto dello
                status privilegiato che il regime capitolare in vigore nell’Impero garan-
                tiva alle minoranze straniere . Certo è che fin dal Settecento emerse
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                con forza il tema della cittadinanza di questi gruppi di mercanti e, più
                in generale, delle minoranze ebraiche presenti nei territori ottomani,
                di cui le varie potenze europee si contendevano la tutela, concedendo
                largamente attestati di cittadinanza o di protezione anche quando i
                legami reali delle varie collettività con la madrepatria erano molto la-
                bili, o addirittura inesistenti, per aumentare la propria influenza in
                loco . Il risultato fu che, nel corso del tempo, numerose famiglie ebree
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                ottomane, non poche delle quali residenti al di fuori dei confini impe-
                riali, ottennero, fruendone per generazioni, cittadinanze europee, e in
                particolare quella francese, britannica, austriaca o, dopo il 1861, ita-
                liana pur non potendo vantare reali nessi con le rispettive nazioni .
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                   11  Su questi aspetti, accanto al datato ma ancora utile studio di A. Milano, Storia
                degli ebrei italiani nel Levante, Firenze, Israel, 1949, cfr. A. Molho, Ebrei e marrani fra
                Italia e Levante ottomano, in Gli ebrei in Italia, vol. II, cit., pp. 1011-1043. Sull’egemonia
                sefardita all’interno della comunità di Livorno nel XVII secolo, cfr. J.-P. Filippini, La
                nazione ebrea di Livorno, ivi, pp. 1047-1066. Sul ruolo degli ebrei livornesi nel commer-
                cio mediterraneo, vedi, invece, tra i molti studi, Id., Le rôle des négociants et des ban-
                quiers juifs de Livourne dans le grand commerce international en Méditerranée au XVIII
                siècle, in A. Toaff, S. Schwarzfuchs (eds.), The Mediterranean and the Jews. Banking,
                Finance and International Trade (XVI-XVIII Centuries), Bar Ilan University, Ramat-Gan,
                1989, pp. 123-149; S. Schwarzfuchs, La “Nazione Ebrea” Livournaise au Levant, «La
                Rassegna mensile di Israel», 50 (1984), pp. 707-724; e, soprattutto, F. Trivellato, The
                Familiarity of Strangers: the Sephardic Diaspora, Livorno, and Cross-cultural Trade in the
                Early Modern Period, Yale University Press, New Haven-London, 2009.
                   12  Sul sistema delle capitolazioni, all’interno di una produzione di prevalente carat-
                tere giuridico, cfr. M.H. Van den Boogert, The Capitulations and the Ottoman Legal Sy-
                stem. Qadis, Consuls and Beratlis in the 18th Century, Brill, Leiden-Boston, 2005; M.
                Bulut, The Ottoman Approach to the Western Europeans in the Levant during the Early
                Modern Period, «Middle Eastern Studies», 44, 2 (2008), pp. 259-274.
                   13  Circa queste dinamiche, cfr. A. Molho, Ebrei e marrani fra Italia e Levante otto-
                mano, cit., pp. 1031-1033.
                   14  S.A. Stein, Citizens of a Fictional Nation: Ottoman-Born Jews in France during the
                First World War, «Past & Present», 226 (2015), pp. 227-254, a p. 233. Su questi temi,
                della medesima autrice, vedi anche Ead., Extraterritorial Dreams: European Citizenship,
                Sephardi Jews, and the Ottoman Twentieth Century, University of Chicago Press, Chi-
                cago-London, 2016. In epoca preunitaria, particolarmente numerose furono le cittadi-
                nanze concesse dalla Toscana granducale.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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