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Tra due diaspore: ebrei levantini ed egiziani in Italia (1948-1957)   67


                    profondamente i connotati culturali, politici e religiosi dell’ebraismo
                    italiano. All’interno di questa complessa e lunga dinamica gli snodi del
                    1948-1949 e del 1956-1957, messi in evidenza in questo saggio, ap-
                    paiono di particolare rilievo, per quattro differenti motivi. Innanzitutto,
                    essi si verificarono in corrispondenza delle prime importanti crisi della
                    politica mediorientale post-1945, determinate dalla nascita dello Stato
                    d’Israele, in un caso, e dall’ascesa del nazionalismo arabo e dal tra-
                    monto dell’influenza europea nel Nord Africa nell’altro. Il loro improv-
                    viso svolgimento contribuì, inoltre, a riattivare antiche reti mediterra-
                    nee che, stratificatesi nel corso dei secoli, non sarebbero riuscite a
                    sopravvivere  all’affermazione  dei  nazionalismi  novecenteschi,  mo-
                    strandosi, però, ancora pienamente operanti nel 1948-1949 e, addirit-
                    tura, nel 1956-1957, allorché i legami con l’Italia, e con le altre nazioni
                    europee, di molti ebrei d’Egitto furono decisivi nel permetterne l’esodo
                    dal Paese e il successivo reinsediamento in Europa .
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                       Da un punto di vista italiano, gli anni compresi tra il 1948 e il 1956
                    videro il delinearsi di una nuova politica mediterranea che, abbando-
                    nate le velleità espansionistiche e liberatasi dai cascami coloniali del
                    passato, guardò con soddisfazione e speranza all’emergere dei nuovi
                    paesi arabi indipendenti, spesso deflettendo in questa attenzione dalla
                    solidarietà con gli alleati europei, a cominciare dalla Francia, ancora
                    fortemente  impegnata  in  Nord  Africa,  proponendosi  piuttosto  come
                    “ponte” tra l’Europa e il mondo arabo. E anche l’atteggiamento mo-
                    strato dal governo italiano nei confronti dei profughi ebrei, nel 1956
                    assai più che nel 1948, appare in qualche modo condizionato, ma al
                    tempo stesso reso possibile, proprio da questa attenzione privilegiata
                    per l’Egitto di Nasser.
                       Una prospettiva che, se impedì prese di posizione recise nei con-
                    fronti delle autorità egiziane, pure invocate da alcuni settori, prevalen-
                    temente di democrazia laica, dell’opinione pubblica italiana e da ta-
                    lune componenti dell’ebraismo del nostro Paese, permise alla diploma-
                    zia italiana di svolgere una funzione umanitaria di primo piano nel
                    consentire l’uscita di molti ebrei – cittadini italiani, di altre nazionalità
                    e apolidi – dal Paese nordafricano. Dall’analisi di questi avvenimenti
                    emerge, infine, un ultimo elemento d’interesse: ricostruire l’arrivo de-
                    gli ebrei d’Egitto in Italia ci permette, cioè, di osservare l’atteggiamento
                    delle autorità italiane di fronte a un tipo assai particolare di immigra-
                    zione, che poteva vantare profondi legami giuridici con la Penisola, fino


                       72  Per una messa a punto storiografica sull’importanza delle reti costituite dall’ebrai-
                    smo  italiano  nel  Mediterraneo  tra  tarda  età  moderna  ed  epoca  contemporanea  si  ri-
                    manda a F. Bregoli, C. Ferrara degli Uberti e G. Schwarz, Introduction, in F. Bregoli, C.
                    Ferrara degli Uberti e G. Schwarz (eds.), Italian Jewish Networks, cit., pp. 1-23.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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