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Studenti senza terra: la diaspora palestinese in Italia, tra solidarietà, politica... 73

Anche la migrazione di Fawzi cominciò nel ’67. Più giovane dei due
precedenti e approdato in Italia successivamente, Fawzi è nato a Nuba,
un villaggio nei pressi di Hebron. Anche nel suo caso, la Giordania
rappresentò il primo approdo dopo la Guerra dei sei giorni. Un campo
profughi dell’Unrwa lo accolse con la sua famiglia. Lì rimase per ben
dodici anni, per concludere il ciclo scolastico ed essere pronto a ripar-
tire verso una nuova vita. A quel punto, anche Fawzi scelse l’Italia .
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Studenti senza terra

L’Italia tra gli anni ’60 e ’70, invero, non era ancora tra le mete pre-
ferite della diaspora palestinese, né tantomeno di flussi migratori da al-
tre aree del mondo. La presenza di stranieri sul territorio nazionale ri-
maneva infatti a livelli molto bassi rispetto agli altri paesi europei. Ep-
pure, proprio in quel periodo, l’Italia si stava silenziosamente trasfor-
mando da paese esportatore di migranti a paese di immigrazione. Tra il
1961 e il 1971 l’immigrazione straniera quasi raddoppiò e, dal 1972, la
bilancia dei flussi migratori si invertì, realizzando per la prima volta un
saldo positivo. L’attenuarsi dello svantaggio tra l’Italia e gli altri paesi
dell’Occidente in termini di sviluppo economico e di modernizzazione
giocò un ruolo cruciale nell’attrarre gli stranieri. Così l’Italia cominciò
ad accogliere sia connazionali di ritorno, sia cittadini di paesi in via di
sviluppo . Beninteso, rispetto a Germania, Francia e Gran Bretagna la
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percentuale di stranieri in Italia era ancora molto ridotta, giacché la ri-
chiesta di manodopera industriale rimaneva modesta . Nondimeno,
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molti studenti stranieri cominciarono a bussare alle porte degli atenei
italiani e vennero accolti a braccia aperte. Secondo i dati delle immatri-
colazioni, da 3.700 nel 1960, essi lievitarono a 14.400 nel 1970, per
raggiungere i 29.200 nel 1980. All’inizio degli anni ’80 si concluse il ciclo
storico in cui gli studenti costituivano una quota importante della po-
polazione straniera in Italia e, infatti, il numero degli universitari stra-
nieri sarebbe sceso (anche in valore assoluto) a 23.600 nel 1990 .
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10 F. Ismail, int. 28 marzo 2021.
11 P. Iaquinta, Sviluppo demografico differenziale nell’area del bacino mediterraneo
ed implicazioni sulla presenza straniera in Italia, in G. Cocchi (a cura di), Stranieri in
Italia. Caratteri e tendenze dell’immigrazione dai paesi extracomunitari, Istituto Catta-
neo, Bologna, 1989, pp. 17-29.
12 M. Colucci, Storia dell’immigrazione straniera in Italia. Dal 1945 ai giorni nostri,
Carocci, Roma, 2018, pp. 29-37.
13 G. Forcesi, Quaranta anni di presenza degli studenti esteri in Italia. Percorsi di
lettura critica dell’Ucsei, in Ucsei (a cura di), Studiare da stranieri nelle università italiane,
Ucsei, Roma, 2004, pp. 209-301, in particolare p. 214. Cfr. anche L. Einaudi, Le politi-
che dell’immigrazione in Italia dall’Unità a oggi, Laterza, Roma-Bari, 2007, pp. 84-85.

Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)